Ricordo il posacenere blu sul mio comodino... pieno, troppo pieno.
Non so da quanto non mangiassi, le sigarette bastavano.
Avevo impregnato casa del fumo acre e del mio dolore e, così, nessuno aveva rimproveri per l'olezzo.
Sei anni dopo, mi giro nella stessa identica posizione. Guardo il comodino ed il posacenere non c'è più. Non è lì da tempo ormai.
C'è un numero scritto a matita, sbiadito... è il suo. Avrei voglia di fumarla una sigaretta, ora, qui.
Ma non sarei più giustificata per maleodorante casa.
Non sanno che il dolore e le lacrime sono sempre gli stessi.
Composto lunedì 21 gennaio 2019

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