Siamo lì sulla stessa nave l'orizzonte, solcano gabbiani e pirati galeoni l'orizzonte nei tuoi occhi. Odo lo stormire dei migratori di ritorno dall'istmo di Panama e quell'avventura in cui l'uomo giovane si tuffava... Di tutto questo s'annaspa la psiche tra Ulisse e Alceo e sovvenire me dei tuoi giovani occhi... tra il Walkman del Festivalbare la verde bicicletta o le mollette sui raggi. Noi ancora con nei timpani i versi dei Beatles e quegli odiosi nelle aule scarafaggi... Noi con i fantasmi e le sveglie della mamma... Il nostro cuore che dentro aveva chi una marmitta chi un Uniposca... e tu regina mia che ti mandai una mia d'amor lettera con una rosa nella tua giovane della vita sosta! Chissà se anche tu ti ricordi?
Commenti