Non è che ho deciso di scrivere. Perché non è una decisione, è un bisogno. Un bisogno che senti quando i pensieri diventano come un vestito di qualche taglia più piccola, tu ti senti soffocare e te ne liberi e scrivi. Scrivi le tue emozioni. Le tue paure, le tue gioie. E chi ti legge può considerarle spazzatura e buttarle via subito, o sentirsi simile a te nel cuore, nella mente e perché no sentirsi meno solo, meno diverso, meno sbagliato. È come raccontare le favole che hai dentro che non sempre hanno un lieto fine ma non importa, ognuno poi ci può mettere il finale che vuole!
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