Che strana sensazione si prova quando si crea una sorta di connessione con un'altra persona.
Lei può essere felice, sorridere alla vita e riuscire a trasmettere queste emozioni anche a te.
Oppure la guardi da lontano, la vedi pensierosa e ti preoccupi per lei perché capisci che forse qualcosa non va.
Cosa sarà?
È incredibile come affezionarsi tanto a una persona possa portarti a stare in pensiero per lei se qualcosa non sta andando per il verso giusto e a desiderare il suo bene più di tutto il resto.
Nel corso della vita puoi incontrare persone che inizialmente passano inosservate o ti colpiscono solo esteriormente.
Poi magari hai la possibilità di starci accanto, parlarci, conoscerle meglio pian piano, giorno per giorno, e capisci che possono avere qualcosa in più, qualcosa di diverso, speciale, che forse da fuori non si vede, ma dentro invece c'è e spesso è molto più bello.
L'incrocio più bello che possa esserci è quello con lo sguardo emozionato di qualcuno, un istante a volte più significativo di mille parole.
Nessuno è perfetto, però è incredibile come una persona, con le sensazioni e le emozioni che ti fa provare con il suo modo di fare e di essere, ti possa far pensare che lei ci sia veramente molto vicina, alla perfezione.
Di quando in quando amore
Passa nella vita e ti fa un fischio
Leggero che a sentirlo se vuoi
Devi stare con cuore sveglio che
Non si mette lì ad aspettare lui
Devi essere grillo tu
e lesto volare
Dove si posa e dargli sorrisi
Come se un domani fosse già
a nascerci negli occhi.
Hai gli occhi che ridono
i capelli che volano
Le labbra che cercano
i baci e sono i miei
Hai il seno che luccica
Le mani che cercano
i sospiri che crescono
Nei baci caldi siamo noi
Da poco ci sei nel cuore
Di dentro hai fatto nido
Le braccia ti cercano
Resta che si sta bene.
Hai occhi chiari di luna
labbra che sanno d'amare
il corpo di chi è dolce
nei momenti dell'amore
Parole come torrenti al monte
pensieri che non fai capire
se tristi per fare dileggio
o un gioco di lieto stupire
Mi inchino a te regina
senza reggia ne cortei
sorridi mentre torni
Afrodite tra gli dei.
Abbraccio i tuoi respiri
che salgono lievi
ne succhio il tepore
e anche i tuoi seni
negli occhi mi sorridi
nei fianchi mi raccogli
e parli quasi mai
che sei timida nel dire
è nei baci che mi dai
che nascondi le parole
nei disegni delle mani
che abbandoni il tuo pudore
e a me resta il mistero
di te che mi ami davvero.
Papà
un respiro stanco
e uno sguardo da topolino
è tutto quello che mi resta
di mio padre
Chi se l'è portato via
che se l'è tenuto?
Dov'è finito l'attenti
che arriva papà
e il silenzio ridente
della stanza
con Ornella che dorme
e Micky mai
e Donatella che tace, piano?
Dove sono andati
la fiaba da finire
per uscire alla luce dei grandi
e il calore del sonno
che ci prendeva uno alla volta?
E che ci faccio qui io?
Che continuo a parlare
e mi manca papà
anche se sono uomo
grande anzi maturo
ma cosa mi è rimasto?
E perché torno a piangere
ogni volta che ti penso?
Tengo nascosto allora
il bambino che doveva alzare gli occhi
per guardarti
e che ti ricorda forte, persino bello
Che la pace ti accarezzi papà.