Scritto da: ANTONIO PISTARA’
Rifletto, mi guardo attorno e "sento" sempre tutto più distante da me.
Il mondo fuori mi appare come un caleidoscopio: prima verde, poi arancione, rosso, poi - all "improvviso - di nuovo, verde.
Sfumature dell'" anima "che combattono contro una incondizionata e folle corsa verso la spersonalizzazione, la de-civilizzazione e, sempre più, una distanza, ormai incolmabile, tra le persone: tra noi. Ma dove stiamo andando, verso dove, verso quale meta?
C'è una meta? Non credo. Questo nostro incessante volere tutto uguale, conformato, automa del" sistema ", globalizzato, ha finito per rendere Noi così; senza più una coscienza vera, reale, da guardare negli occhi, da toccare...
Che peccato, che nostalgia... e adesso?
La modernizzazione, il progresso, seppur con i suoi innegabili vantaggi, ci sta progressivamente facendo scivolare, anacronisticamente, verso un futuro che" sa "di passato. In nome di chi o di cosa, mi chiedo io...

Questo è il nostro mondo, che lo vogliamo o no, e se non ci impegniamo, ognuno, a compiere un cambiamento radicale dentro di noi, prima che fuori - lottando in prima persona anche per il bene comune-non potremo far altro che assistere da spettatori inermi a questo scivolamento della nostra società verso un baratro che ci impedirà di venirne fuori.
Le violenze aumentano in tutto il mondo.
Siamo pieni del nostro ego, di superiorità che ci porterà a perderla, questa battaglia.
E ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità, non sulla base di quel che gli conviene di più ma per quello che è giusto, prima che sia troppo tardi.
Il vero, grande, Maestro è quello che ognuno ha dentro di sé.
Il vero e più atavico desiderio dell'essere umano, è quello di essere se stesso.
Vorrei che il mio messaggio fosse un inno alla diversità e all'unione, alla possibilità di essere quello che si desidera perché ragazzi, il tempo, non esiste. E se proprio ce n'è uno, quello, è già andato.
Dunque, un filo conduttore c'è nella vita, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Capito? Ti volti indietro e dici" Oh, ma guarda, c'è un filo ". Quando lo vivi non lo vedi, eppure c'è. Perché tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio; ma anche questa è una balla.
Sono determinate da qualcosa dentro di te che innanzi tutto è il tuo istinto, e poi forse da qualcosa che taluni chiamano karma e con cui spiegano tutto: anche ciò che a noi sembra, a volte, inspiegabile.

Spero che ognuno di voi trovi quel" filo" della vita che io, affannosamente, sto ancora cercando...

Ad ognuno di Voi auguro il meglio dalla vita e, con una vena di follia, vi auguro di fare sempre cose nuove, che vi stupiscano e rendano la vostra vita unica, semplicemente, la vostra: autentica e sola.
Composto martedì 28 giugno 2016

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    Info

    Scritto da: ANTONIO PISTARA’
    Riferimento:
    Alcune citazioni sono prese dal libro "Un Altro Giro di Giostra è La Fine è il mio inizio" di Tiziano Terzani.
    Dedica:
    Pensiero dedicato all'umanità di oggi.

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