La gelosia è continuare a fare paragoni. Ci hanno insegnato a fare confronti, siamo stati condizionati a paragonare, a paragonare sempre. Qualcuno ha una casa più bella, qualcuno ha un corpo più bello, qualcun altro ha più soldi, qualcun altro ancora ha una personalità più carismatica. Continua a fare confronti con tutti quelli che incontri, e il risultato sarà una grande invidia. È un prodotto del condizionamento del paragonare. Se smetti di paragonarti, la gelosia scompare. Allora sai che tu sei tu, e nessun altro, e che non occorre che tu sia diverso. È un bene che non ti paragoni con gli alberi, altrimenti cominceresti a sentirti davvero invidioso: perché non sei così verde? Perché il divino è stato così cattivo con te, e non ti ha dato i fiori? È un bene che non ti paragoni con gli uccelli, con i fiumi, con le montagne, altrimenti soffriresti troppo. Ti paragoni solo con altri esseri umani, perché sei stato condizionato così; non ti paragoni con i pavoni o con i pappagalli. In caso contrario, la tua gelosia arriverebbe a un punto tale da non permetterti di vivere. Il paragonarsi è un atteggiamento molto sciocco: ogni persona è unica e incomparabile. Quando arrivi a questa comprensione, l'invidia scompare. Ogni persona è unica e incomparabile. Sei te stesso: nessuno è mai stato uguale a te, e nessuno lo sarà mai. E non hai alcun bisogno di essere uguale a qualcun altro. Sii sempre te stesso e vivi con parsimonia ed orgoglioso in quanto sei unico e nessun altro è come te.
Composto venerdì 23 marzo 2018

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