Scritta da: Jean-Paul Malfatti
Se gli animali potessero parlare ci direbbero che gli esseri umani dovrebbero essere semplicemente più semplici e meno complicati.
Composta lunedì 2 agosto 2010
Se gli animali potessero parlare ci direbbero che gli esseri umani dovrebbero essere semplicemente più semplici e meno complicati.
No, non sono solo foto! Sono anche e soprattutto un fotomodello vivo, sensibile e pieno di cuore che lavora lunghe ore, senza quasi fermarsi, e torna a casa tardi e stanco morto ma con la forza ancora di regalare un sorriso a chi gli sorride o a chi glielo chiede.
Mi ritengo versatile e pur un po' inventivo in tutto ciò che faccio, soprattutto quando mi azzardo a fare il poeta che non sono.
È dall'adolescenza che mi fuma il cervello nel cercare di capire perché ai falsi moralisti e agli pseudo-virtuosi piace farsi i cazzi altrui piuttosto che i propri.
Un giorno chiesi alla morte: "Ma cos'è la vita?" E lei mi rispose: "La mia sopravvivenza."
Ho pensato che mi ero svegliato...
Sbaglio! Ancora dormivo e sognavo.
Era solo un altro falso risveglio.
Senza la poesia il poeta morirebbe prima di nascere!
Dimmi di chi ti droghi e ti dirò chi sei!
Il destino degli esseri umani è uguale e unico per tutti, anche se le strade che conducono ad esso sono distintamente diverse rispetto alla durata dei loro percorsi e al livello di difficoltà del tragitto che ognuno ha scelto per sé, per come ha voluto scegliere appositamente o in virtù del peso del fardello che porta sulle sue spalle.
Per il teorico tutto è pratico; per il pratico non tutto è teorico.