Scritta da: Andrea Manfrè
  La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.
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La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.
Egli solo vide, per la prima volta, che gli dèi esistono, poiché è stata proprio la natura ad imprimere nella mente di ogni uomo la nozione degli dèi. C'è forse un popolo, c'è una società di uomini che, pur senza una adeguata informazione, non abbia un qualche presentimento dell'esistenza degli dèi?
I secondi pensieri, di solito, sono i più saggi.
La fronte, gli occhi, il volto molto spesso mentono; le parole spessissimo.
La vita non è nulla senza l'amicizia.
I sei errori dell'uomo
1 - L'illusione che il proprio vantaggio si ottenga dalla rovina degli altri
2 - La tendenza a preoccuparsi di cose che non possono essere né mutate né corrette
3 - La convinzione che una cosa è impossibile solo perché non si è in grado di farla
4 - Il rifiuto di mettere da parte preferenze ignobili
5 - Il trascurare lo sviluppo e l'affinamento della mente e il non acquisire l'abitudine alla lettura e allo studio
6 - Il tentativo di costringere gli altri a credere e a vivere secondo le nostre regole
Dato che la fede negli dèi non è stata imposta né da una qualche autorità, né da una consuetudine né da una legge, ma è fondata sull'unanime consenso di tutti, se ne deve necessariamente dedurre che gli dèi esistono dal momento che ne possediamo il connaturato o, per meglio dire, l'innato concetto. Dato quindi che ciò che il naturale consenso di tutti gli uomini ammette non può non essere vero, siamo costretti a convenire che gli dèi sono una realtà.
Persino odiare, purché apertamente, è più da uomo nobile che nascondere il proprio pensiero con l'espressione del volto.
Una vita senza musica è come un corpo senz'anima.
Senza la virtù non può esistere la vera amicizia.