in Frasi & Aforismi (Tristezza)
Facciamo tanto i forti e poi quando siamo soli piangiamo come bambini.
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Qui trovi un'ampia raccolta di frasi e aforismi sulla tristezza e sull'essere tristi. Tra queste righe troverai il racconto di uno stato d'animo particolarmente difficile da gestire che porta allo sconforto, al pianto, alla disperazione e all'amarezza. Usare le parole giuste può essere importante per far capire la tristezza che si prova in un certo momento.
Facciamo tanto i forti e poi quando siamo soli piangiamo come bambini.
Ho riscoperto il sapore della vita proprio dopo le più grandi delusioni. Sono stati i grandi dolori ad avermi insegnato il valore di una serenità interiore. Ed è proprio da questo "Imparare" che è derivata la mia voglia di proteggerla senza metterla mai più in gioco o a rischio per chi per me non ha voglia di rischiare nemmeno un po' del suo tempo.
Ogni mattina cerco il volto dei miei vent'anni ma nello specchio, irrimediabilmente, mi appare sempre uno sconosciuto.
Io parlo sempre di "forza" nei miei post, e magari posso apparire una donna con le spalle forti. Beh, non la sono. Non sono forte, sono fragile, sono come un bimbo appena nato, e non posso fare diversamente. Mi spiace.
La sensazione più triste è sentirsi un'ombra, essere guardata con la coda dell'occhio, come qualcosa, che passa, ma non attraversa.
Ho ucciso parti di me stesso cosi tante volte per dimenticare qualcosa che mi faceva più male.
La gioia resta un istante effimero, mentre il dolore logora tanto tempo.
Forse un giorno riuscirò a dare un senso e una motivazione a tutte le lacrime, a tutte le batoste e le sconfitte. A tutte quelle delusioni e ferite, a tutte le illusioni e le persone sbagliate che senza pensare mi hanno ferito. Forse un giorno arriverà quel qualcuno che mi farà dire: "Ne valeva la pena perché tutto quello che è stato mi ha portato te"!
Non è facile immaginare la solitudine se non si ha il coraggio di fermarsi un istante per guardare gli occhi bassi della dignità calpestata.
Poi, arriva la tristezza. Non ti "accorgi" quando arriva ma la "scorgi" e non puoi fare altro che attendere perché, comunque, arriva.