Scritta da: Giovanni Govoni
Io ti do tempo. Tu mettimi le stagioni.
Composta sabato 22 agosto 2015
Io ti do tempo. Tu mettimi le stagioni.
Il tempo passa inesorabile, lasciando segni indelebili. Nonostante tutto si prosegue senza mai sapere cosa porterà. Sempre vigili senza dubitare che noi siamo e noi possiamo.
Sei un battito nuovo che mi porta oltre la monotonia del tempo.
Risalendo la linea del tempo possiamo incontrare chi ci ha attraversato, stupito o lasciato come un sasso tra le onde e noi altrettanto, chi ci ha riversato le proprie paure o le proprie speranze, chi ci ha fatto versare le lacrime o chi per noi le ha versate. Lungo la linea del tempo c'è quello che siamo, perché noi siamo sempre un presente che si muove tra il ricordo e la speranza.
Il tempo ha passi inesorabili, a ogni passo pronuncia la sua verità. E io lascio che il tempo dica la verità.
Vivi quando, pensando al tuo passato, ricordi i momenti che erano con un sorriso o con una lacrima. In caso contrario stai solo sopravvivendo e lasciando che il tempo ti tolga la possibilità di farlo.
Non c'è molto da dire quando il tempo passa. Le parole si sciolgono nel calderone dell'attesa, mischiandosi inevitabilmente tutte assieme. Diventando così irrecuperabili. Una poltiglia di frasi non dette dall'aspetto poco invitante.
È strano pensare di quanti tempi possa essere fatta la notte. Ti fa rivivere il tempo passato. Ti regala le sensazioni del tempo presente, ti proietta nel futuro, e tu ogni notte sai che viaggerai, ma non sai in quale tempo né con che sogno sognerai.
Il tempo non cancella niente, ma la mente alla fine dimentica.
C'è chi imita il tempo per apparire galantuomo.