in Frasi & Aforismi (Scienza e tecnologia)
Le stupidaggini di una data epoca per la scienza delle epoche successive sono importanti quanto le sue saggezze.
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Le stupidaggini di una data epoca per la scienza delle epoche successive sono importanti quanto le sue saggezze.
La verità è che, di fatto, l'homo sapiens non ha la più pallida idea neanche di come funzioni il suo stesso cervello, prima ancora di come funzioni la realtà che lo circonda.
Noi italiani siamo passati dall'essere un popolo di diplomati ignoranti ad essere un popolo di laureati ignoranti.
La cosa triste, a proposito dell'intelligenza artificiale, è che le manca l'artificio e quindi l'intelligenza.
L'ingegno dell'uomo ha limite soltanto per lo scopo dell'applicazione.
Tra 15 anni si userà l'elettricità più per le auto che per la luce.
Tutta la conoscenza umana rimane fallibile, congetturale. Non esiste nessuna giustificazione compresa, beninteso, nessuna giustificazione definitiva di una confutazione.
Una nuova verità scientifica non trionfa perché convince i suoi oppositori facendo vedere loro la luce, bensì perché i suoi oppositori alla fine muoino e nasce una nuova generazione a cui la nuova verità è familiare.
Ma, si dirà, la scienza è fede? Sì. Per avere potenza sul mondo, la scienza ha rinunciato da tempo ad essere "verità", nel senso attribuito a questa parola dalla tradizione filosofica. La scienza è divenuta sapere ipotetico. Sa di non essere sapere assoluto – e in questo senso non è fede ma dubbio –, tuttavia per aver potenza sul mondo deve aver fede nella propria capacità di trasformarlo; ed è all'interno di questa fede che essa elabora, risolve o conferma i propri dubbi.
Per verificare l'ipotesi che il cane ha sei zampe lo scienziato non va in giro a osservare i cani, ma va in laboratorio a crearne uno a sei zampe.