Scritta da: Andrea Manfrè
in Frasi & Aforismi (Religione)
Il Signore e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
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Il Signore e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
Io credo nel sole anche quando non brilla, io credo in Dio anche quando tace.
Davanti a migliaia di fedeli a Fatima il Papa ha detto: "i problemi dell'umanità sono i gay, le unioni di fatto, l'aborto...". Ed io che pensavo fossero guerre, inquinamento, mancanza di risorse, malattie, fame e povertà. Forse è colpa mia che non ho studiato teologia.
Il Dio da servire è solo il Bene e l'unica preghiera da recitare è l'Amore.
Lungo il cammino della vita non rassegnarti alla mediocrità, alla stanchezza mortificante, alla sfiducia per le sconfitte. Quando ti prenderà lo sconforto ricordati di Lui: "Venite a me voi tutti che siete stanchi e affaticati e io vi darò riposo".
Ricordati che la tua vita da cristiano è l'unico Vangelo che molta gente leggerà.
La sapienza di Dio è presente nella storia e porta avanti un progetto d'amore, di bene, di giustizia e armonia universale, essa non abbandona le creature di Dio, ma le porta al raggiungimento della loro pienezza, non violentando la loro libertà.
Non ho grandi cose per poter fare grandi azioni, ma ho tanti piccoli atti di amore che possono cambiare il mondo.
Ogni giorno Dio mette alla prova le persone speciali, affinché questi trovino la forza in Lui di andare avanti!
Abbiamo bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo "occasionali", ma preti autentici, che ci trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo preti "a tempo pieno", che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e gli scritti; preti che spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l'uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame; ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare. Allora donaci preti stracolmi di te, come un Curato d'Ars, preti che sappiano irradiarti; preti che ci diano te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno. Perdona la mia impertinenza: tieniti i preti dotti, tieniti i preti specializzati, i preti eloquenti, i preti che san fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare, preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è sicuro. Oggi si fanno inchieste, si fanno sondaggi su come sarà, su come la gente vuole il prete. Non ho mai risposto a queste inchieste, ma a te, Signore, posso e voglio dirlo: il prete io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te, preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro recapito che il tuo Tabernacolo. E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.