Scritta da: Clocci
Addio a voi, mio atrio e mio caro braciere,
Il vento può soffiare e la pioggia cadere
Ma prima della rugiada, che l'alba fresca bagna,
Noi marcerem pei boschi e sull'alta montagna.

A Gran Burrone, ove sono gli Elfi intenti all'opre,
In radure che un fine velo di nebbia ricopre,
Arriverem attraverso lande deserte e brughiere,
E da lì poi dove andrem, nessuno può sapere.

Davanti a noi i nemici e dietro lo spavento,
Il nostro letto sarà sotto il cielo e nel vento,
Fino al gioro in cui con la stanchezza in volto,
Il viaggio sarà finito, e il compito svolto.

Dobbiamo andare! Dobbiamo andare!
Prima che l'alba incominci a spuntare!
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    Scritta da: Clocci
    Fredda la mani e il cuore e le ossa.
    Freddo anche il sonno è nella fossa:
    Mai vi sarà risveglio sul letto di pietra,
    Mai prima che muoia il Sole e la Luna tetra.
    Nel vento nero le stelle anch'esse moriranno,
    Ed essi qui sull'oro ancora giaceranno,
    Finché l'oscuro signore non alzerà la mano
    Sulla terra avvizzita e sul mare inumano.
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