Scritta da: Monvj
"È dove sta quel popolo adesso?" Al posto suo, non si è spostato e non si è scordato. Il popolo fa la sua mossa, poi subito si scioglie, ritorna ad essere folla di persone, corrono ai fatti loro ma più spiritosi, perché le rivolte fanno bene all'umore di chi le fa.
dal libro "Il giorno prima della felicità" di Erri De Luca (Enrico De Luca)
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    La libertà uno se la deve guadagnare e difendere. La felicità no, quella è un regalo, non dipende se uno fa bene il portiere e para i rigori.
    La felicità: come mi permettevo di nominarla senza conoscerla? Suonava svergognata in bocca a me, come quando uno si vanta di conoscere una celebrità e la chiama col solo nome, dice Marcello, per indicare Mastroianni.
    dal libro "Il giorno prima della felicità" di Erri De Luca (Enrico De Luca)
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      [...] - "Secondo te le stelle sanno di pan di zucchero o di sale?"
      - "Non lo so, non le ho mai assaggiate."
      - "Io sì, sono rimasta molte notti sul balcone della casa dei bambini chiusi. Le stelle in estate perdono briciole che arrivano in bocca."
      - "e come sono?"
      - "Salate, a gusto di mandorla amara."
      - "Le preferivo dolci."
      - "Ma no, guasterebbero la terra per quante ne arrivano. Certe notti c'è tempesta di stelle sbriciolate. La terra è seminata da loro, riceve senza poter restituire. Allora dal basso si alzano le preghiere a sdebitarsi, di alberi e di bestie che ringraziano"
      [...].
      dal libro "Il giorno prima della felicità" di Erri De Luca (Enrico De Luca)
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