Scritta da: Francesca Berretta
in Frasi & Aforismi (Libri)
Lei è il paese dove voglio vivere.
Composta domenica 3 aprile 2011
Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.
Lei è il paese dove voglio vivere.
Non ci si può unire se manca un pezzo. Ci si può solo appoggiare.
Perché sbaglio sempre a calcolare il peso delle cose. Ogni volta ti tocca indovinare se una cosa è pesante o leggera, specialmente quelle dentro di te, e indovini sbagliato...
L'ossigeno che tiene in vita la tua anima è la volontà di realizzare i suoi sogni.
Sono stati gli occhi a tradirlo: quando ha fatto quella battuta scema su Martin e si aspettava che ridessimo, gli occhi erano completamente persi nella battuta, e dentro non gli rimaneva niente. Erano soltanto occhi che ridevano, non occhi spaventati o inquieti - erano gli occhi che ha un bambino quando gli fai il solletico. Con gli altri avevo notato che quando facevano delle battute, se le facevano (Maureen non era proprio una grande comica), lo capivi comunque perché erano saliti sul tetto, anche mentre ridevano - lì sotto c'era dell'altro, qualcosa che non gli permetteva di lasciarsi proprio andare.
Una cosa che avevo imparato nell'ultimo paio d'anni era che non c'è niente che non puoi mandare in culo, se ti impegni abbastanza.
Immaginatevi di essere di pessimo umore, e che qualcuno vi stia accompagnando a fare una passeggiata. Il paesaggio è splendido, ma voi non siete dell'umore giusto per apprezzarne i particolari. Qualche giorno più tardi ripassate dalla stessa zona ed esclamate: "Santo cielo ma dov'ero l'altro giorno, per non essere riuscito a notare tutto questo?". Tutto diventa splendido quando si cambia.
Giacché l'amore stava diventando una forma d'arte, più che desiderio carnale o passione straziante, rappresentava l'occasione per esternare i sentimenti con versi poetici.
"Dai, salta in piedi, piccola" le disse Iral quasi ridendo.
"Sto bene qui" rispose lei guardando l'orologio e poi il suo re "e non è l'ora di alzarsi! Mi sono appena addormentata."
"Puoi fermarti a dormire nella mia stanza ancora per un po'." Disse Iral.
Niall le porse la mano: persino infuriato era un gentiluomo.
A malincuore la ragazza accettò la sua mano e si alzò. Vedendola vestita, il re delle tenebre fu colto da un'evidente confusione. Ani si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio: "Credimi, ci ho provato, ma non c'è stato verso..."
L'amore è sempre stato lì, e ci guardava in faccia dalle Scritture, ma noi non ci siamo mai presi la briga di vederlo perché eravamo troppo preoccupati di quello che la nostra cultura chiama amore, con le sue canzoni e i suoi poemi - ma quello non è affatto amore, è il suo opposto. Quello è desiderio, controllo, possessività. È manipolazione, paura, ansia - non è amore.