Frasi Libri migliori

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in Frasi & Aforismi (Libri)
Potevi pensare che era matto. Ma non era così semplice. Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c'è in Bertham Street, d'estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c'è mai stato. Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell'aria, l'aveva respirata davvero. Il mondo, magari, non l'aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l'anima.
In questo era un genio, niente da dire. Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente.
(da "Novecento")
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Frasi & Aforismi (Libri)
    Esiste un sentimento più forte della curiosità femminile?
    Sapere, conoscere quello che si è sognato! Che cosa non farebbe la donna per ottenere questo? Quando s'è destata la curiosità impaziente d'una donna, ella commetterà ogni pazzia, ogni imprudenza, ogni atto temerario, non indietreggerà di fronte a niente. Naturalmente parlo delle donne che sono veramente tali, dotate di quello spirito triplo fondo che in superficie sembra freddo e giudizioso, ma che possiede tre scomparti segreti ricolmi: l'uno dell'inquietudine delle femmine sempre in fermento; l'altro di furberia con l'apparenza della buona fede, ma furberia delle persone devote, di gusti difficili, e pericolose; e finalmente l'ultimo di seducente galanteria senza scrupoli, d'inganni squisiti e di perfidie dolcissime, insomma di tutte quelle perverse qualità che spingono al suicidio gli amanti imbecilli e creduloni, mentre fanno beati tutti gli altri.
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      Scritta da: Grinch
      in Frasi & Aforismi (Libri)
      Ginny guardo Harry negli occhi e trasse un respiro e disse: "Buon Compleanno".
      "Si... Grazie".
      Continuava a guardarlo dritto negli occhi, lui invece non ci riusciva; era come fissare una luce abbagliante.
      Bella vista" mormorò debolmente, indicando la finestra. Lei lo ignorò. Non poteva biasimarla.
      "Non sapevo cosa regalarti".
      "Non dovevi regalarmi niente".
      Lei ignorò anche questo.
      "Non sapevo cosa ti sarebbe servito. Niente di troppo grande, perché non puoi portarlo con te".
      Harry azzardò un'occhiata. Non piangeva; era una delle cose meravigliose di Ginny: piangeva molto di rado. Avere sei fratelli doveva averla temprata.
      Lei fece un passo verso di lui.
      "Quindi ho scelto qualcosa che ti faccia pensare a me, sai, nel caso incontrassi quelche Veela mentre sei in giro a fare quello che fai".
      "Le possibilità di uscire con delle ragazze saranno abbastanza scarse, a essere sincero".
      "È proprio quello che speravo" sussurrò lei, e lo baciò come no l'aveva mai baciato prima. Harry rispose il bacio, e fu beato oblio, meglio del Whisky Incendiario; era la sola cosa auntentica del mondo: Ginny, sentirla lì, tenerle una mano sulla schiena e l'altra affondata nei lunghi capelli profumati...
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