Lui ha patito brutte esperienze, io sono stato, anche artatamente, disinformato. Lancio una mela, la mangia dopo qualche istante vincendo le ultime reticenze, ed io mi impongo di vincere le mie. Mi avvicino e il cinghiale fa lo stesso. Qualche barriera è caduta.
Vaste immense distese di stomaco incarnano il lugubre viaggio sembra un miraggio illuminato dalla scia nefasta di una casta lumaca mentre si infrangono i dogmi se ne formano di nuovi se ne troncano di rovi i rovi alle prime armi i rovi con i quali vuoi dannarmi i rovi dell'amarmi.
Billo è: grigio, occhi gialli, brillanti come un raggio di sole. È riservato, miagola poco: quando ha fame, si sente solo, desidera coccole. Ama la musica, guarda la tv, fa l'equilibrista sui fili della biancheria, facendomi spaventare da morire! Fa il buffone per divertirci, saltando e correndo borbottando... Tutti noi, lo amiamo, è così piccolo ma ci dà davvero tanto. A volte gli dico: "Sei un gatto amato e fortunato, altri tuoi amici, sono fuori, a lottare per sopravvivere! "Lui abbassa la testina, sembra capire...
Nel limbo dei miei ricordi cerco il tuo sguardo materno, Laura le tue carezze, Alessia le tue amorevoli premure, Federico. Mi mancano tanto! E se non fosse stato per quello specchio d'acqua, mi sare considerato... un ometto a 4 zampe! Qui si sta bene, sono libero senza guinzaglio... anche si mi manca! I compagni sono simpatici, salvo un alano vanitoso e prepotente. Ma per ora voglio vivere con i miei magnifici ricordi. Chiudo gli occhi e rivedo i vostri visi tristi! No, dovete essere felici, perché nel mio paradiso troverò l'anima gemella ed insieme a lei vi penserò ringraziando il destino per la fortuna di avervi incontrato. Bau, bau, un bacio... chille.
I cavalli mordono il fieno in questa soleggiata mattina, ove la sabbia per nulla intimorita dalle onde e dal vento, accoglie i loro zoccoli tremante e orgogliosa. Le orme del loro galoppare rimarranno per breve tempo, le onde dispettose non vogliono che io sorrida e tornerò, quindi, sulla spiaggia piatta, in attesa dei bambini che corrono.
A volte vorrei che un capriccioso Dio, preda di un desiderio incontrollabile, sussurrasse alle orecchie degli animali una semplice parola: "Ribellatevi!" Ed essi all'unisono attaccassero come una sola ondata purificatrice. Un cataclisma. Ma il mondo acquisterebbe alfine quel senso che dall'alba dei tempi andiamo cercando.
L'uomo: la sola creatura che che provi vergogna del proprio essere. Essere animale. Altro. Superiore. Capace di uccidere a sangue freddo. E per questo tra tutti gli animali il solo a meritare l'ignominioso marchio. Bestia.