Scritta da: Laura Lapietra
A volte sia nelle amicizie che nel nucleo famigliare, prima ancora di pronunciare un permesso, grazie e scusa, bisognerebbe imparare ad esserci.
Composta lunedì 4 settembre 2017
A volte sia nelle amicizie che nel nucleo famigliare, prima ancora di pronunciare un permesso, grazie e scusa, bisognerebbe imparare ad esserci.
L'arma più usata dai deboli è la debolezza.
L'assenza amplifica la solitudine, mentre l'attesa diventa insopportabile.
Le armi che usi sono sempre a doppio taglio; che siano parole o coltelli.
C'è un tempo per le cose. E uno per le persone. Quello che scegliamo è quello che vogliamo.
Ogni volta che la vita ci mette alla prova indossiamo la nostra armatura e combattiamo fino allo stremo delle forze senza arrenderci mai.
Tendiamo spesso ad avere troppe aspettative e pochi progetti.
Fino a quando ti senti protagonista significa che la vita la stai vivendo, invece quando ti accorgi di essere spettatore la stai subendo.
Sempre più gente tende a mettere in mostra quello che non ha.
Il caso non esiste. Ogni più piccolo avvenimento, fortuito pensiero, insignificante coincidenza, fa parte di un tassello ad incastro dove la nostra volontà è la causa scatenante, ma il motivo dell'agire è la chiave. E avere le chiavi di una porta a nulla vale se non si sa cosa aprano e quindi, se non si conosce ciò verso cui siamo diretti.