Scritta da: Vincenzo Cozzolino
in Frasi & Aforismi (Vita)
Ma sebbene non sia in grado di trovare il senso della vita, posso almeno dare un significato alla mia esistenza...
Composta venerdì 14 gennaio 2011
Ma sebbene non sia in grado di trovare il senso della vita, posso almeno dare un significato alla mia esistenza...
-Sai, a volte penso a come siamo diventati amici.
-Si? E a cosa pensi?
-Penso a come tutto è nato cosi, con una semplice risata e uno scambio di battute. E adesso siamo qui, a berci una birra, a raccontarci ogni nostra storia e ogni nostra vicenda. Siamo qui, nell'attesa di niente, e nella speranza del mai.
-Si. Tutto è andato cosi velocemente, che sembrano passati anni da quando ti conosco. Ti vedo come se non fossi per niente estraneo, e ti ascolto come se fosse così scontato farlo. Passeranno anni, ma nella mia mente tutto rimarrà cosi.
-Ogni persona che incontreremo, ogni famiglia che ci costruiremo, ogni vita che intraprenderemo, finiremo qui. A berci una birra fianco a fianco, a ridere e a raccontarci le nostre solite cose.
-Promesso?
-Promesso.
E a volte rimani senza parole. Per lo stupore, per felicità, per agonia. Ma rimani comunque senza la cosa che rende l'uomo più forte. L'uomo più evoluto rispetto ad altri esseri viventi. Ci limitiamo a sbarrare gli occhi, a stringere le labbra o ad aprirle. O semplicemente rimaniamo impassibili e le parole che non escono dalla nostra bocca sono proprio quelle che segnano il nostro cuore.
Come ben sappiamo ogni libro ha un prologo. Il capitolo situato all'inizio. Ognuno di noi ritiene inutile leggerlo, ma ben importante per capire la storia. Così siamo fatti noi. Con un prologo che non legge nessuno perché non lo ritiene importante, invece fondamentale per capire una persona fino in fondo.
Chiudi gli occhi. Ogni voce, ogni pensiero prende spazio nella mente. Tutto sembra così vero e così intuile. Le parole pulsano, scalpitano, cercano di uscire dalla bocca. E invece sono le lacrime a scendere sul volto e con il sapore di salato coprono la secchezza delle labbra asciutte. In tutto questo Il cuore tace. Tace perché sa che non verrà ascoltato. Tace perché sa che ogni sua parola potrebbe essere stupida. Tace perché nessuno gli ha insegnato a parlare. E non resta altro che reprimere i pensieri e aprire gli occhi.
Vorrei partire. Avere l'adrenalina della novità, del non sapere cosa accade... del mistero... di provare cose nuove! Trovare nuova gente... piangere quando ho voglia... ridere sempre... non avere pensieri stressanti... ma solo quelli dell'attimo... e svegliarsi la mattina con una nuova giornata senza il peso di quella prima.
Ormai con le parole della gente costruisco solo castelli, ma è con i fatti che costruisco la fiducia. E a volte viene così difficile.
Sognare, cercare una speranza la dove la realtà ne ha cancellato l'esistenza...
Tutto è scritto. Tutto è maledattemente segnato. Ogni nostra azione, momento, attimo giace nel nostro cammino nell'attesa di essere vissuto. Ogni nostro incontro, ogni nostra amicizia, è una casella del nostro percorso alla quale non possiamo fuggire. Ognuna di loro ha la propria funzione nella nostra vita. Noi non possiamo fare niente, se non subire, vivere, assaporare ogni loro insegnamento. Alcune rimarranno nel nostro cuore, altre verranno dimenticate. Ma ognuna di loro, segnerà la nostra vita.
E poi non fai altro che leggere la parole fine. Non credi sia possibile tutto ciò, e in effetti è cosi. Il peso dentro di te inizia a muoversi, a camminare dentro quella convinzione di riuscire a tenere tutto, a non scoppiare. Sappiamo che non è la soluzione migliore, ma ti accorgi che l'altra è la soluzione peggiore. Pensi in ogni modo come agire nella maniera più giusta, pensare nella maniera più idonea e parlare solo se necessario. Ma perché limitarsi ad esistere quando puoi vivere? Perché sentirti legato, quando in realtà puoi volare? Costruiamo percorsi nella nostra vita che a volte non corrispondono affatto al nostro volere, ma solo al nostro potere. Quindi mi chiedo, è vera la frase "Volere è potere"? Io non credo, noi condizioniamo ogni gesto su ciò che possiamo avere... non su ciò che vogliamo avere. Ed è in questo modo che iniziano a sorvolare dubbi su se stessi, e su ciò che abbiamo realmente.