Le migliori frasi di Sara Rattaro


Scritta da: Libripassion
Quando metti al mondo un figlio cogli l'incredibile sensazione di non essere mai più sola, anche se lui decide di non parlare o camminare, anche se dovrai imboccarlo per sempre e non sarà mai uguale agli altri, apparterrà a te e ti permetterà di alzarti e addormentarti intorno a uno scopo, la tua stessa vita.
Sara Rattaro
dal libro "Sulla sedia sbagliata" di
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    Scritta da: Libripassion
    Sento un formicolio alle mani. Tu dormi e io vorrei entrare dentro di te. Vorrei avere la forza sufficiente a spaccare il tuo guscio e rendere la tua vita un posto dove ti piaccia stare, ma piuttosto che perderti, sarei disposta a vegliarti nel sonno per sempre. Dimmi, ti prego, dove sei ora, cosa stai guardando, a cosa pensi. Prova a spiegarmi, se ci riesci, perché non posso stare lì, appoggiata al tuo petto ad ascoltare la tua voce sussurrare qualsiasi cosa. Spiegami perché ogni pensiero parla di te, del tuo naso perfetto, del tuo odore che mi trascina, del sapore delle tua pelle scura. Prova a raccontarmelo, perché a me si ferma il cuore se solo ci provo. Vorrei viverci in questo sogno perché ci sei tu, e poco importa se dovessi perdere tutto quello che ho per questo, tanto senza di te il mio tutto non ha più senso. Raccontami, ti prego, tutto il mondo folle che hai dentro, per cosa bruci in questa notte bollente, sfondo perfetto per i nostri corpi uniti in uno solo.
    Sara Rattaro
    Composta martedì 27 ottobre 2015
    dal libro "Sulla sedia sbagliata" di
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      Scritta da: Libripassion
      Una semplice abitudine si trasforma in una ricerca esasperata. La ricerca di quello che ti dà piacere. Ma a un certo punto qualcosa cambia e la rotta s'inverte. Smette di farti del bene e inizia a farti del male. Ogni giorno di più perché, purtroppo, per quanto ci stia lentamente uccidendo rinunciarci è peggio.
      Sara Rattaro
      Composta giovedì 13 giugno 2013
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        Scritta da: Libripassion
        Il dolore si manifesta in diverse forme. Se è fisico può risultare pungente, bruciante, localizzato o acuto. Può essere una fitta leggera, uno spasmo incontrollato, uno strazio infinito o un tormento. A volte si può placare facilmente con antinfiammatori e analgesici. Se è morale allora la chiamiamo sofferenza. Con una parte conviviamo tutti i giorni: serve per accrescere e affrontare l'adattamento alla vita. [...] Una sofferenza però non la possiamo ignorare. È espressione di un'afflizione interiore più profonda. Cancella tutto, fa scomparire quello che hai intorno, anche ciò che ci appartiene di più. Da un dolore spesso si guarisce in fretta. E da una sofferenza?
        Sara Rattaro
        Composta giovedì 13 giugno 2013
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