Scritta da: Rosita Ramirez
Non lasciare che la tristezza sia padrona della tua mente, perché se lo farai sarà lei a governarti e a vincere una battaglia dove l'unico vincitore dovresti essere tu.
Composta giovedì 19 febbraio 2015
Non lasciare che la tristezza sia padrona della tua mente, perché se lo farai sarà lei a governarti e a vincere una battaglia dove l'unico vincitore dovresti essere tu.
Non faccio vedere la mia fragilità. A volte nessuno capisce quanto sensibile io sia: piango si, perché sono umana, di carne e ossa, ho anche un cuore e un'anima. Piango si, perché ho sofferto, e continuo a soffrire. Il mio pianto non è debolezza, anzi è grido, disperazione, perché sono una persona che sogna, lotta, e spera che un giorno qualcuno si accorga che ci sono anch'io in queste mondo.
Grazie al cielo, la vita mi ha dato la possibilità di conoscere queste mondo meraviglioso, anche se a volte ci sono persone che lo contaminano con la loro cattiveria, con il loro odio, con la loro presenza.
Ogni risata dei bambini diventa poesia.
Non è importante arrivare al primo posto, è importante arrivare con la consapevolezza di avere lottato per quello che vogliamo.
Chi dice troppi "ti voglio bene" forse vuole solo sembrare più amichevole. Un buon diversivo per non far sapere chi sia in realtà.
Brutto vedere come le persone si facciano condizionare delle altre. Un giorno sono tuoi amici, poi di punto in bianco cambia tutto: non ti salutano più, se ti vedono fanno finta di non vederti. Sono persone povere di personalità e di carattere. Questo mi fa solo pena.
Io sono sempre più convinta che sia contornati da complotti e bugie.
Angelo custode, tu che sorvegli i miei passi fa che nel mio cammino non ci siano troppe strade chiuse, troppe spine, troppo dolore. Fa che la mia vita abbia un po' di sollievo. Ti prego, ascolta la mia preghiera e dammi un po' di serenità.
Non perderti nella rabbia, nella frustrazione, cerca sempre il modo di fare le cose con calma e pazienza, perché una testa calda non ragiona, si lascia trascinare a fare cose che non avrebbe voluto fare.