Scritta da: Silvia Menato
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Non siamo venuti al mondo per sfoggiare i nostri pregiudizi morali.
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Non siamo venuti al mondo per sfoggiare i nostri pregiudizi morali.
Sono solo i moderni a diventare sorpassati.
A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti.
La gioia suprema di essere padre è intesa veramente da pochi uomini; la maternità invece, da tutte le donne, anche le più depravate.
Non smettere. Ho bisogno di musica stasera. Mi sembra che tu sia il giovane Apollo e io Marsia che ti ascolta. Ho i miei dolori, Dorian, dolori di cui non sai nulla. La tragedia della vecchiaia non è l'essere vecchi, ma l'essere giovani. La mia sincerità a volte mi stupisce.
[...]
Mio caro ragazzo tu cominci a moraleggiare. Presto ti dedicherai alla conversione delle anime e al risveglio religioso degli spiriti, mettendo in guardia il mondo contro tutti i peccati di cui ti sei stancato. Sei troppo incantevole per farlo. Inoltre, è inutile. Tu ed io siamo quello che siamo, e saremo quello che saremo. Quanto al fatto di essere avvelenati da un libro, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. L'Arte non ha alcuna influenza sull'azione. Annienta il desiderio di agire. È superbamente sterile. I libri che il mondo chiama immorali sono libri che mostrano al mondo la sua vergogna. Ecco tutto.
Era sempre in ritardo, per principio, essendo una delle sue teorie che la puntualità è la ladra del tempo.
Una domanda non è mai indiscreta, una risposta può esserlo.
L'unico modo per resistere alle tentazioni, è cedervi.
È molto meglio essere bello che buono; ma è meglio essere buono piuttosto che brutto.
Essere sul chi va là è vivere, farsi cullare da certezze è morire.