Frasi celebri di Oriana Fallaci

Scrittrice e giornalista, nato sabato 29 giugno 1929 a Firenze (Italia), morto venerdì 15 settembre 2006 a Firenze (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Racconti.

Scritta da: Marianna Mansueto
Eppure non ero fisicamente gelosa di te. Non lo ero mai stata, nemmeno all'inizio [...]. Parlo della gelosia che svuota le vene all'idea che l'essere amato penetri un corpo altrui, la gelosia che piega le gambe, toglie il sonno, distrugge il fegato, arrovella i pensieri, la gelosia che avvelena l'intelligenza con interrogativi, sospetti, paure, e mortifica la dignità con indagini, lamenti, tranelli facendoti sentire derubato, ridicolo, trasformandoti in poliziotto inquisitore carceriere dell'essere amato.
Oriana Fallaci
dal libro "Un uomo" di Oriana Fallaci
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    Scritta da: Marianna Mansueto
    E forse il tuo carattere non mi piaceva, né il tuo modo di comportarti, però ti amavo di un amore più forte del desiderio, più cieco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo più concepire la mia vita senza di te. Ne facevi parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello, e rinunciare a te era rinunciare a me stessa, ai miei sogni che erano i tuoi sogni, alle tue illusioni che erano le mie illusioni, alle tue speranze che erano le mie speranze, alla vita! E l'amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, i fenomeni.
    Oriana Fallaci
    dal libro "Un uomo" di Oriana Fallaci
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      Dire che il popolo è sempre vittima, sempre innocente, è un'ipocrisia e una menzogna e un insulto alla dignità di ogni uomo, di ogni donna, di ogni persona. Un popolo è fatto di uomini, donne, persone, ciascuna di queste persone ha il dovere di scegliere, di decidere per se stessa; e non si cessa di scegliere, di decidere, perché non si è né generali né ricchi né potenti.
      Oriana Fallaci
      dal libro "Un uomo" di Oriana Fallaci
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        Lungo è il silenzio che gela il suono di una frase molto temuta o molto agognata, nel bene e nel male, mentre il cervello tace e il corpo si paralizza, non si muovono i piedi, non si muovono i piedi, non si muovono le braccia, non si muove la testa e nemmeno la lingua: non batte che il cuore.
        Oriana Fallaci
        dal libro "Un uomo" di Oriana Fallaci
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          Ma come facevo a non amare gli uomini, questi uomini sempre maltrattati, sempre insultati, sempre crocifissi, ma come facevo a dire che è tutto inutile e a cosa serve nascere a cosa serve morire? Serve ad essere uomini anziché alberi o pesci, serve a cercare il giusto, perché il giusto esiste, se non esiste bisogna farlo esistere, e allora l'importante non è morire, è morire dalla parte giusta, e io muoio dalla parte giusta.
          Oriana Fallaci
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            "S'agapò tora che tha s'agapò pantote". "Cosa significa?" "Significa: ti amo ora e ti amerò sempre. Ripetilo."
            Lo ripeto sottovoce: "e se non fosse così?" "Sarà così."
            Tento un'ultima vana difesa: "Niente dura per sempre, Alekos. Quando tu sarai vecchio e..."
            "Io non sarò mai vecchio."
            "Sì che lo sarai. Un celebre vecchio coi baffi bianchi."
            "Io non avrò mai i baffi bianchi. Nemmeno grigi." "Li tingerai?"
            "No, morirò molto prima. E allora sì che dovrai amarmi per sempre."
            Oriana Fallaci
            dal libro "Un uomo" di Oriana Fallaci
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