Più della psicologia stessa, la sofferenza la sa lunga in materia di psicologia.
dal libro "Alla ricerca del tempo perduto" di Marcel Proust
Più della psicologia stessa, la sofferenza la sa lunga in materia di psicologia.
Noi diciamo che l'ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell'ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l'idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata...
Non c'erano anormali quando l'omosessualità era la norma.
La fissai con la faccia di chi ha appena perso un treno.
Per due giorni avevo nutrito un'illusione e adesso il mondo mi crollava addosso.
L'abitudine! Ordinatrice abile ma assai lenta, che comincia col lasciar soffrire il nostro spirito per settimane in un'installazione provvisoria; ma che, nonostante tutto, esso è ben fortunato d'incontrare, giacché senza l'abitudine e limitato ai suoi soli mezzi sarebbe impotente a renderci abitabile una stanza.
Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore.
La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente.
Nella patologia nervosa, un medico che non dice troppe stupidaggini è un malato guarito per metà.
Per rendere sopportabile la realtà, siamo costretti a coltivare in noi qualche pazzia.
Spesso è la mancanza di immaginazione che impedisce a un uomo di soffrire troppo.