Scritta da: Silvana Stremiz
La castità è il miraggio degli osceni.
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La castità è il miraggio degli osceni.
Il calabrone entra nella stanza illuminata, va a battere velocemente contro la lampada, le pareti, i mobili.
Rumore secco delle sue zuccate. Dopo un po' si acquatta per riprendere le forze. Ricomincia contro la lampada, le pareti, i vetri, e daccapo contro la lampada.
Infine cade sul tavolo, zampe all'aria, la mattina dopo è secco, leggero, morto. Non ha capito niente, ma non si può dire che non abbia tentato.
In questi tempi l'unico modo di mostrarsi uomo di spirito è di essere seri. La serietà come solo umorismo accettabile.
Cosa fareste se scopriste che l'amante di vostra moglie la tradisce con un'altra?
L'omosessualità per la classe povera non è un vizio ma un modo per accedere alle classi superiori.
La notte è troppo corta per i piaceri e troppo lunga per i pensieri.
Il vero psicanalista delle donne è il loro parrucchiere.
L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi.
Un libro sogna. Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
L'avarizia è la forma più sensuale di castità.