Scritta da: C. De Padua Visconti
In questa commedia della vita la parte più difficile da recitare è quella della persona felice.
Composta venerdì 14 novembre 2014
In questa commedia della vita la parte più difficile da recitare è quella della persona felice.
Nessuno è troppo povero per donare un abbraccio, nessuno è troppo ricco per riceverlo.
Ci sono angeli che non possono volare, che ogni giorno muoiono e poi rinascono per ricomporre il cuore in frantumi e posarlo su mani indegne, affinché venga di nuovo spezzato; noi li definiamo: "sensibili", ma il mondo non è degno di loro, perché non sono di questo mondo!
Certi pensieri sono come il boomerang: tenti di lasciarli ma ritornano prepotentemente in mente!
Ecco cosa dovrò fare: vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, non preoccuparmi del domani perché ogni giorno avrà la sua dose di ansia, mi accontenterò del necessario presente evitando di bramare l'abbondanza del domani. Eviterò di anelare a cose che non sono necessarie, guarderò un fiore, la luna o le stelle, l'infinita bellezza del creato visibile a tutte le anime. Camminerò in viali alberati tra profumi di fiori e erba selvatica, lascerò cadere come foglie secche pensieri negativi, osserverò il fluire del fiume e lancerò su di esso le mie ambizioni, calpesterò sui viali l'erba secca così ignorerò i giudizi degli altri. Accenderò più sorrisi e spegnerò ogni fiamma di rabbia, non accumulerò null'altro, farò più doni e concederò al mio tempo anime nel bisogno. Ecco cosa farò: dare me stesso per gli altri senza sapere cosa gli altri faranno per me. Solo così non avrò respirato invano, solo così avrò speso il mio tempo senza scempio.
La anime sensibili sono rarissime: risorgono tanto spesso, quanto muoiono.
Così improvvisamente ho sentito la tua anima entrare nel mio cuore ed edificarci tutta una vita.
Sei entrata nel mio cuore senza nemmeno bussare, le anime gemelle conoscono le combinazioni, a loro basta guardarsi per conquistarsi.
L'inferno è sfiorare l'anima di chi avresti amato, senza mai afferrarla definitivamente.
Quando Dio creò la terra iniziò con i suoi colori e i suoi profumi, così ebbe inizio la primavera.