Scritta da: G. De Felice
La prima volta
Che ti ho vista
Ho avuto subito la sensazione
Che fosse in realtà
Un "c'era una volta"
Sarà il tuo modo di sorridere
Che regala bellezza a chi hai intorno
Saranno quei capelli
Quel biondo così intenso e vivo
Da far sembrare che cascate d'oro
Ti scorrano sulle spalle
Saranno quegli occhi
Così azzurri e malinconici
Che solo un oceano in tempesta
Può avere
Sarà quel tuo modo di sentirti unica
E sola
Condannata dalla tua bellezza
Come se capissi di essere un girasole
In mezzo ad un campo di ortiche
Sarà quel tuo modo di essere
Così elegante
Coi tuoi modi d'altri tempi
A far sì che tu sembri uscita
Da mille e una favole diverse
E sei Raperonzolo
rinchiusa in una torre
Di paure, dubbi, incertezze
Che però non smette di cantare
Affinché il suo principe possa trovarla
E salvarla
E sei Aurora
Che per quante volte tu
Possa pungerti con un arcolaio
E cadere in un sonno
Che non ti permette di capire
La meschinità e la pochezza
Di chi ti circonda
Prima o poi riuscirai ad aprire gli occhi
Quando arriveranno le labbra giuste
E sei Belle
Che cerca disperatamente
Di trovare del bello
In qualsiasi persona
Che non smette di credere
Di poter cambiare il mondo
Con la sua delicatezza
E la sua bellezza
Che fanno arrossire anche
Le rose
(Le rose quando ti vedono
Si ingelosiscono moltissimo)
Forse non sei nessuna di loro
O forse sei più di tutte messe insieme
Tu sei come quando
Si incontra Parigi per la prima volta
Nella vita
Coi suoi colori, i suoi profumi
I suoi misteri
La sua capacità
Di non somigliare a nessun'altra
Al mondo
Come Parigi,
Tu puoi essere soltanto amata
Perché forse non sarà mai possibile
Svelarti fino in fondo
Capirti fino in fondo
Ma una cosa è certa,

chi se la scorda più Parigi?
Composta sabato 2 giugno 2018

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