La Bella e la Notte

Capitolo: 4 - Il morto che urla (sotto l'albero di Natale)

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...scesa dalle nuvole; “tagliole per bestie di notevoli dimensioni”, bisbigliava con se stesso, mentre le montava, e le sistemava sotto un tronco d’albero col fiocco rosso di Natale appeso al ramo, e sotto una panchina con le frasi amare, ed i cuori trafitti, degli innamorati delusi. Il virgolettato gliel’avevo letta sul labiale, insieme ad una smorfia che non prometteva nulla di buono; il velenoso garzone, insensibile alle tenerezze ed al miele che la Natività dispensava a piene mani, s’era messo a trafficare con le tagliole giusto sotto il finestrone -al Jazz Club- al cui stipite m’ero appoggiato, con la spalla. Il morso di ‘ste tagliole era armato con due file di denti, accavallate le une alle altre, in modo che non restassero spazi vuoti; denti d’acciaio, solidi come pietre ed affilati come spade. Una loro pizzicata, e alla zampa della malcapitata bestiola che se la fosse presa una corsa al Pronto Soccorso, per l’approfondita ricucitura, non gliela levava nessuno: una decina di punti di sutura le era stata assicurata. Per allungare lo sguardo, e seguire nei particolari che combinava quel matto, m’ero avvicinato col capo al finestrone, fino a colpirlo, inavvertitamente, con una zuccata; riuscito a prendere la giusta distanza,... [segue »]