Esperienze


Scritto da: Monica Cannatella
in Diario (Esperienze)
Quando dovrò lasciare questo mondo, avido di cattiverie e menzogne e sterile d'amore e bontà, l'unico mio rammarico sarà dover lasciare le mie belle rose. Chi se ne prenderà cura, chi le amerà come le ho amate io sin da quando son venute al mondo? Le annaffieranno, forse qualche volta parleranno con loro... ma saranno in grado di ascoltarle? Le mie rose... sangue del mio sangue, carne della mia carne, anima della mia anima. I miei figli, il mio mondo, la mia vita... e quando dovrò lasciare questo mondo, qualcun altro dovrà prendersene cura. E, quel qualcuno, non sarà mai in grado di amarli come io li ho amati.
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    Scritto da: Edy Erre
    in Diario (Esperienze)
    Amo le persone solari, quelle che ti sanno strappare un sorriso anche quando ti è crollato il mondo addosso, quelle che non ti massacrano il cervello con i loro problemi e ignorano i tuoi, quelle che si divertono sempre e comunque e ti fanno sentire speciale solo dicendoti "ciao". Amo quelle persone che trasformano una giornata qualunque in qualcosa di veramente unico.
    Composto giovedì 15 dicembre 2011
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      in Diario (Esperienze)
      Non lamentarti di come sia diventata assurda, la vita, e questo mondo, ma piuttosto, dovresti solo rimpiangere a te stesso di non aver tramandato le tre cose che ci donarono i nostri avi. E sono: il rispetto, i valori, e l'educazione. Perché è senza di esse che siamo arrivati al nulla.
      Composto domenica 19 giugno 2016
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        in Diario (Esperienze)
        La notte avvolgerà il sapore amaro di questo tempo caldo di sogni e speranze. Il mio desiderio è labile e scostante come il vento d'estate, le nubi pronte ad ingoiarne i vuoti e il cielo contraddice l'esistenza umana. Non sono tua, non appartengo che alla terra e al sole. Eppure vorrei esserlo con tutta me stessa, vorrei sentirmi amata fino al più profondo respiro, nel sangue e nelle ossa. Com'è asfissiante la presenza di coloro che mi hanno dato al mondo eppure non trovo ancora una via d'uscita rapida. Dovrò attendere la fine dell'estate e assaporare la libertà e la serena confidenza a me stessa. So di amare il pensiero di te ma non conosco la natura del nostro filo di seta. So di aver bisogno di musica e sigarette, ma non ho il piacere delle mie labbra baciate. Conosco a memoria la poesia dell'amore eppure non oso pronunciarla, se non nella mente. Vivide sensazioni e incerte carezze di spiriti amici mi consolano giorno e notte e io sono con loro ingrata così spesso. Non mi pento mai delle mie certezze ma le rinchiudo in quella parte dell'anima nascosta all'altrui sguardo. Fremo di piacere fra le lenzuola e gioco con l'inganno e la perversione degli uomini. Cos'è questo potere che trattiene le grida e fa rinascere il giorno? Dove sta l'inferno dello spirito se posso scaldarlo con le parole ed il fumo? Dove ho trovato il coraggio e la forza di parlare nella disperazione e nella noia? Dove trova l'uomo la sua grandezza se di fronte a lui tutto è infinito e incanto?
        Composto mercoledì 29 giugno 2016
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          in Diario (Esperienze)
          Si susseguono i giorni e vivo nella malinconica assenza del tuo essere in me.
          Ti scorgo in un bagno salato e ti distruggo nelle fantasie erotiche della notte.
          Il cielo mi riconduce al vento e il rumore del mare schiaccia il punto in cui la tua anima si congiunge alla mia.
          Non è ancora iniziato il vero viaggio, quello in cui sarò grata all'amore e disperata di certezze.
          Non è ancora salato il tuo sapore nella mia mente avida e nulla come adesso invidia i nostri sensi.
          Un desiderio infranto sulle rive dello spirito, un sapore amaro che lenisce le ferite più profonde, un gioco di specchi spenti e fragranze essenziali sul corpo.
          Lascio la mia vecchia insipida e tremante certezza, rincorro le onde e gioco nel mare.
          Ogni dettaglio diventa bellezza e ogni elemento corrisponde a sé.
          Così parte il silenzio scomodo della gente, l'indifferenza contagiosa che intossica il colore della terra.
          Il mondo è il posto più scomodo per morire di noi.
          Composto martedì 28 giugno 2016
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