Esperienze


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Esperienze)
Fin troppo il tempo concesso, fino al limite si è spinta la pazienza, fino al suicidio si è spostata la voglia di capire e fino all'esaurimento abbiamo spinto noi stessi. Alzare le braccia in segno di resa e mandare a quel paese la parte di mondo che non ci ha capiti. Togliere ogni velo di tristezza dal proprio volto e indossare un bel sorriso. Forse il dolore dentro al petto ancora lo sentiremo, ma se riprenderemo a camminare ad ogni passo sarà più lieve e più avanti sulla strada "giorni migliori" lo cancelleranno completamente. Ciò che il dolore ti ha insegnato rimane, ciò che "non valeva la pena" muore per sempre.
Composto venerdì 24 giugno 2016
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    C'è bisogno di ridere, di sentire che lo stomaco si contrae e le lacrime ci bagnano gli occhi, ma dal ridere non dal nervoso o per l'ennesima delusione. Si ha bisogno di abbracci, di chi ci prende e ci trascina via senza pensare perché passare un po' di tempo con noi è l'unica cosa che conta. Si ha bisogno di baci e di carezze, di chi ci sfiora il viso e con le labbra sappia proteggerci e non solo ferirci.
    Composto venerdì 24 giugno 2016
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      Scritto da: Patrizia Luzi
      in Diario (Esperienze)
      Mi piace molto il mio piccolo mondo dove ho tutto quello di cui ho bisogno, amici sinceri e soprattutto veri, tutti i miei sogni realizzati o ancora da esaudire, un cielo azzurro ma anche in tempesta, d'altronde la vita è così. Lascio la negatività fuori mentre tutte le persone che sono dentro non ci sono entrate per caso ma perché mi fanno stare bene.
      Composto giovedì 23 giugno 2016
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Non importa quanto grande fosse il dolore, io mi ci sono sempre tuffata dentro senza paura. Non importava se rischiavo di affogarci, di affondarci dentro e non riuscire a risalire. Ho imparato che aggirarlo non è possibile, ignorarlo equivale a sopravvivere e rimandarlo è da vigliacchi. La vita mi ha insegnato che l'unico modo per distruggerlo è affrontarlo, senza paura e con estrema forza. Faccia a faccia, chi resta in piedi prosegue, chi perde perisce e che vinca il migliore! E se ve lo racconto significa che fino ad oggi quella che ha sempre vinto sono io!
        Composto venerdì 24 giugno 2016
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Sono proprio i momenti peggiori a donarci i più grandi insegnamenti. È quando la vita ti sfugge di mano che capisci veramente il valore che ha e credetemi sulla parola quando vi dico che non ha nulla a che vedere con la sensazione che senti quando è una persona a sfuggirti di mano. Improvvisamente trovi una forza che mai avevi pensato di avere e tutto il resto passa in secondo piano. Diventi priorità assoluta e assieme a te lo diventano anche tutte quelle piccole cose quotidiane a cui spesso non diamo alcun valore. Il profumo del caffè al mattino diventa più bello di quel buongiorno in cui speravi. La sera che giunge e il sole che cala in un tramonto diventa ancor più magico di un bacio dato in riva al mare dopo averlo atteso a lungo. La vita ha un sapore che permette di assaporare tutto il resto, senza essa siamo niente... Solo polvere senza possibilità alcuna.
          Composto mercoledì 22 giugno 2016
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            Appartengo a me stessa e sono la mia scelta primaria. Non ho l'asso nella manica in nessuna occasione, io vivo d'istinto. Nel bene e nel male rovescio le carte sul tavolo e non le mescolo mai a mio "piacimento"! Non conta il valore della carta ne a che gioco stiamo giocando. Conta il suo significato, perché le carte della "verità" prima o poi vinceranno su quelle della "menzogna". La menzogna può godere anche più di una mano fortunata, ma la verità alla fine arriva e vince il "banco"!
            Composto martedì 21 giugno 2016
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Esperienze)
              Il disordine, il pieno caos... Non quello di casa ma quello dentro l'anima, dentro la testa. Non si riesce più a trovare niente, guardarsi dentro e vedere che nulla è dove dovrebbe essere. Tutto dismesso, incasinato, sottosopra e accatastato nei posti sbagliati. Poi all'improvviso ti arrabbi, infili le braccia sotto a quel "Mucchio di robaccia" e lanci tutto in aria... Ecco che ti accorgi che tra quelle cose vecchie e ormai da gettare si nascondevano quelle che non trovavi più, quelle che credevi perse e anche quelle che non credevi di avere. E qui che capisci che è ora di fare ordine. È ora di riporre il passato, sistemare il presente e fare spazio al futuro.
              Composto lunedì 20 giugno 2016
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