Frasi umoristiche inserite da Andrea Manfrè

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Scritta da: Andrea Manfrè
Un uomo su un pallone aerostatico finisce su un albero in mezzo alle campagne in una zona desolata. Passa di lì una persona, allora l'uomo sul pallone gli chiede: "Scusi, mi sa dire dove ci troviamo?" "Guardi, lei si trova su un albero, a dieci metri di altezza, siamo a 40 km dal centro abitato più vicino e io non ho una scala per farla scendere". "Senta, lei nella vita è ingegnere di sistemi informatici?" "Perbacco, come fa a saperlo?" "Vede, lei mi ha dato una serie di informazioni perfettamente corrette, ma assolutamente inutili per risolvere i miei problemi". L'altro da terra gli risponde: "Senta, lei nella vita è dirigente di qualche azienda?" "Caspita, come lo sa?" "Perché, vede, lei sta nella merda, non sa cosa fare, ma ha trovato il modo di dare la colpa ad un altro".
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    Scritta da: Andrea Manfrè
    Un Direttore Generale di banca era preoccupato per un suo giovane collaboratore che, dopo un periodo di lavoro insieme, senza mai neanche essersi fermato per la pausa pranzo, comincia ad assentarsi a mezzogiorno.
    Il Direttore Generale chiama quindi il detective privato della banca e gli dice: "Segua il Sig. Bianchi per una settimana intera, non vorrei che fosse coinvolto in qualcosa di losco o sporco".
    Il detective fa il suo lavoro, torna e rapporta: "Bianchi esce normalmente a mezzogiorno, prende la sua macchina, va a pranzo a casa sua, fa l'amore con sua moglie, fuma uno dei suoi eccellenti sigari e torna a lavorare.
    Risponde il Direttore: "Oh, meno male che non c'è niente di losco in tutto questo! "
    Il detective quindi domanda: "Posso darLe del tu, Signore? "
    Sorpreso il Direttore risponde: "Sì, come no".
    Ed il detective: "Ti ripeto: Bianchi esce normalmente a mezzogiorno, prende la tua macchina, va a pranzo a casa tua, fa l'amore con tua moglie, fuma uno dei tuoi eccellenti sigari e torna a lavorare! "
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      Scritta da: Andrea Manfrè
      Ingegneres vulgaris

      Classe: mammiferi
      Ordine: primati
      Famiglia: in genere facoltosa. L'ingegnere è probabilmente il primo animale ad essere stato addomesticato e durante i secoli l'uomo ne ha selezionate numerose razze (elettrici, edili, elettronici, meccanici,... ) per poter meglio soddisfare i suoi bisogni. Gli ingegneri sono curiosi animaletti dall'aria impacciata, spesso dotati di ventiquattrore, che vivono in branchi di migliaia di individui. Facili da allevare vengono raccolti in gran numero nelle ore diurne in una struttura in genere piuttosto ampia denominata "Facoltà di Ingegneria", e qui vengono segregati in gruppi anche numerosi in alcuni recinti denominati "aule". Comunicano tra loro attraverso un ricco repertorio di suoni oltre che con gesti e con la mimica del muso. Nonostante l'aspetto sono i più intelligenti tra i primati, sono grandi osservatori e abili imitatori; infatti è possibile insegnare loro molte cose che sanno ripetere meccanicamente, pur non comprendendone il significato, all'infinito. Sono però privi di capacità razionali: hanno infatti un meccanismo di apprendimento alquanto elementare basato solamente sulla memoria e sull'imitazione. Non si è sicuri dell'esistenza della femmina dell'ingegnere anche se, non si sa come, si riproducono in modo esponenziale. All'ora di pranzo escono in branco dalla loro tana e si dirigono nei posti più disparati, in genere nelle immediate vicinanze della struttura che li accoglie, creando non pochi problemi agli esseri umani che devono tollerarli. Inoltre possono trasmettere all'uomo il virus della SIDA (Sindrome da Immane Deficienza Acquisita), molto comune tra gli ingegneri ma non particolarmente endemica per gli esseri umani. Ciononostante l'ingegnere deve poter condurre una normale vita sociale poiché la sida non si trasmette dividendo la stessa mensa o usando gli stessi servizi igienici. D'altra parte l'ingegnere deve manifestare la propria solidarietà verso gli altri evitando di sporcare e tenendo comportamenti che rendano difficoltoso il contagio. Emarginare un ingegnere non è solo un'ingiustizia odiosa ed inutile, è anche pericoloso perché l'emarginazione può indurre l'animale alla negazione del proprio stato, al tacere la propria situazione. L'ingegnere: se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide.
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