Frasi umoristiche Barzellette migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Umorismo (Barzellette)
Nello scompartimento di un treno ci sono due persone. Una di queste è una dottoressa che legge un libro "Ginecologia e sessualità". L'altro, un ragazzo, si avvicina piano piano e le chiede: - Scusi se la disturbo, ma vorrei sapere qual è il popolo che ce l'ha più grande... E la dottoressa: - Beh... chi ce l'ha più lungo... sono gli arabi. Poco dopo, ancora: - Scusi signorina se la disturbo ancora, ma vorrei sapere qual è il popolo che ce l'ha più grosso... E la dottoressa: - Chi ce l'ha più grande, beh... sono i sardi. Poco dopo, ancora, il ragazzo le dice: - Scusi se mi permetto di disturbarla ancora, ma non ci siamo presentati! E la dottoressa: - È vero, io sono la dottoressa Mariella Bianchi, piacere! - Piacere, io mi chiamo Mohammed Cuccureddu!!!
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    Scritta da: Lucio Dusso
    in Umorismo (Barzellette)
    Una coppia andò in vacanza su un lago in cui non si poteva pescare: lui amava pescare all'alba e lei adorava la lettura.
    Una mattina lui tornò dopo alcune ore di pesca e decise di sdraiarsi per schiacciare un pisolino; benché il lago non fosse familiare, lei decise di uscire in barca.
    Remò un po', ancorò la barca e cominciò a leggere il suo libro.

    Dopo un po' apparve una guardia nella sua barca. Richiamò la donna e le disse: "Buongiorno signora, cosa sta facendo?"
    "Leggo!", rispose lei, pensando che fosse evidente.
    "Si trova in un'area di divieto di pesca!", incalzò la guardia.
    "Ma non sto pescando!, non lo vede?", rispose pacata la donna.
    "Si, però ha con sé tutto l'occorrente per farlo. Dovrà seguirmi e la dovrò multare", sbottò la guardia.
    "Se lo fa, la denuncio per violenza carnale!", disse allora la donna indignata.
    "Ma... ma se non l'ho neanche toccata!", stupito rispose la guardia.
    "Si, però ha con sé tutto l'occorrente!", beffarda rispose la donna.
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      in Umorismo (Barzellette)
      Una coppia decide di sposarsi e il futuro marito decide di chiarire subito alcuni punti a cui non intende rinunciare.
      - Cara, prendi nota che ho delle abitudini ben radicate a cui non voglio rinunciare. Al lunedì sera vado al cinema con il miei amici, il martedì sono in biblioteca per aggiornamenti culturali, il mercoledì sera ci troviamo al bar per preparare la schedina, al giovedì c'è il club del bridge, al venerdì vado sempre a teatro, al sabato la discoteca e alla domenica la pizzeria con gli ex compagni di corso.
      - Caro, anch'io ho delle abitudini fisse per cui capisco le tue esigenze... vedi, io scopo tutte le sere. Chi c'è, c'è...
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        in Umorismo (Barzellette)
        Una signora va in banca di un paesotto con un grosso borsone zeppo di contanti, e dice che vuole depositare trecento milioni di lire. L'impiegato vedendo una grossa borsa di banconote si insospettisce, e la fa parlare col direttore. Quello dice che è possibile, certo, ma - a titolo di precauzione - chiede con circospezione e delicatezza come mai tutte quelle banconote tutte insieme. La signora "oh. Ma non è un problema, non è mica un segreto: questa cifra è il frutto di un paio di scommesse". Il direttore (davvero incuriosito) "se non sono indiscreto, di che scommesse?" La signora: "mah, vede, io sono abituata a fare delle scommesse forti, con forte rischio e forti somme: ad esempio, io potrei scommettere questa intera cifra sul fatto che lei ha le palle quadrate..." il direttore guarda i trecento milioni, pensa che sono anni di stipendio anche per lui, e dopo un po' di esitazione accetta la scommessa. La signora dice: va bene, vengo qui domani mattina con l'avvocato tal dei tali (noto in paese) che faccia da testimone, e se lei ha le palle quadrate mi darà altri 300 milioni, se no io le darò questi". La notte il direttore della banca non riesce a dormire: ha scommesso una bella somma. Ma si alza due o tre volte, va in bagno, si abbassa le mutande e verifica: no, non sono quadrate! Al mattino la signora si presenta in banca con l'avvocato. Si chiudono tutti e tre nello studio del direttore, e la signora chiede (come d'accordo) di vedere le palle. Il direttore abbassa le mutande. La signora sembra perplessa, e chiede: "scusi, posso toccarle per verificare?" Il direttore è un po' imbarazzato, ma davanti ai 300 milioni così vicini dice: "vabbè faccia pure". In quel momento l'avvocato inizia a battere la testa contro il muro. La signora si gira appena verso di lui e dice al direttore: "Lo deve capire. Sa... Stamattina sono stata da lui e ho scommesso con lui mezzo miliardo che entro mezzogiorno le avrei preso le palle in mano".
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          Scritta da: ines sansone
          in Umorismo (Barzellette)
          Due amici vanno a vedere la corrida in Spagna. Dopo vanno a mangiare in un ristorante dove cucinano i testicoli del toro. Arriva un vassoio grandissimo con tre camerieri e quando lo sollevano ci sono due palline piccolissime.
          Loro dicono: "ma come noi siamo venuti proprio per questa specialità" il cameriere risponde: "non sempre il torero vince!"
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            in Umorismo (Barzellette)
            Una donna spesso riceve il suo amante in casa durante la giornata quando il marito è a lavorare, senza sapere che il figlioletto di 9 anni si nasconde nell'armadio.
            Un giorno il marito rientra improvvisamente e la donna nasconde l'amante nell'armadio con il bimbetto.
            Il piccolo dice: "Com'è buio qua dentro!"
            E l'uomo, preso alla sprovvista: "Eh, sì..."
            Bimbetto: "Io ho una mazza da baseball!"
            L'uomo: "Bene, che bello..."
            Bimbetto: "Vorresti comprarla?"
            L'uomo: "No, grazie."
            Bimbetto: "Lì fuori c'è il mio papà..."
            l'uomo: "Ok, quanto vuoi per la tua mazza da baseball?"
            Bimbetto: "750 euro".
            Qualche giorno dopo il bimbetto si ritrova nuovamente nell'armadio con l'amante della madre.
            Di nuovo, dice: "Com'è buio qua dentro!"
            E l'uomo: "Eh, sì..."
            Bimbetto: "Io ho un guanto da baseball!"
            L'uomo, memore della volta prima, chiede subito: "Quanto vuoi per il guanto?"
            Bimbetto: "250 euro"
            l'uomo: "Va bene...!"
            Giorni dopo il padre dice al bimbetto: "Prendi il tuo guanto e la tua mazza che andiamo al parco a fare qualche lancio!"
            E il bimbetto: "Non li ho più, li ho venduti!"
            Il padre: "Come li hai venduti? E quanto ti sei fatto dare!?"
            Il Bimbetto, tutto fiero: "Mille euro!"
            Il padre: "Ah, quello che hai fatto non è bello! Non si vendono le proprie cose per un prezzo così alto agli amici. È molto più di quello che li ho pagati io quando te li ho regalati! Ora andremo insieme in chiesa e ti confesserai"
            Vanno in chiesa e il padre accompagna il bimbetto al confessionale, lo fa entrare e gli chiude la porticina.
            Subito il piccolo dice: "Com'è buio qua dentro!"
            E il prete: "Non ricominciamo, eh!..."
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