Frasi umoristiche di Paolo Broni

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Scritta da: Paolo Broni
Ci sono due conventi, uno di frati domenicani, noti per la loro erudizione e conoscenza della teologia, e uno di frati francescani, che invece sono abituati a frequentare il popolo e a parlare la lingua della povera gente.
Un giorno sorge una questione tra i due conventi e per dirimerla viene deciso di fare una sfida teologica e per evitare che fosse avvantaggiato chi aveva maggiore abilità nella discussione, la sfida sarebbe stata muta, a gesti.
I domenicani scelsero come campione il frate più erudito e profondo conoscitore della dottrina. Quando i francescani seppero con chi avrebbero dovuto confrontarsi rimasero sgomenti perché nessuno di loro avrebbe avuto la minima possibilità di vincere, e allora scelsero come loro campione il fratello più terra terra, tanto perso per perso.
Il giorno stabilito nella sala capitolare del convento dei domenicani si presentarono i due campioni, attorno a loro c'erano tutti i loro confratelli.
Iniziò il domenicano, che aprì la mano, si toccò le labbra e poi la stese davanti a sé. Anche il francescano aprì la mano, ma poi la chiuse a pugno. Il domenicano alzò il dito indice, e il francescano l'indice e il medio. Allora il domenicano alzò il pollice, l'indice e il medio e il francescano rispose aprendo le dita, stringendole assieme e muovendole davanti a sé.
A questo punto il domenicano si arrese.
Quando fu tra i suoi disse "Avete visto tutti, non l'avrei mai creduto di venire sconfitto, ma questi francescani sono dei teologi veramente bravi."
"Ma cos'è successo?" Chiese un novizio.
Il priore rispose "è tutto molto chiaro. Con la mano aperta, il Libro, si è toccato le labbra, cioè nella Bibbia si trova la parola di Dio. Quell'altro ha mostrato il Libro e poi un pugno, il Mondo, cioè nel Libro viene spiegato tutto l'Universo. Abbiamo presentato un dito, Dio è uno solo. Il francescano ne ha mostrate due, Cristo ha sia la natura umana che quella divina. Allora abbiamo cercato di rispondere con tre dita, la Trinità è fatta dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, ma lui ha unito le dita assieme, cioè queste tre persone in realtà sono una sola, il mistero più grande della nostra religione, e non abbiamo potuto rispondere in nessun modo."
I francescani nel frattempo stavano festeggiando la vittoria con canti, grida e grandi pacche sulle spalle del loro rappresentante e alla fine il priore gli chiede. "Ma che cavolo è successo? Come hai fatto a vincere? Io non ci ho capito niente."
"Oh, beh," risponde l'altro "Non è poi così difficile. Quello mi fa vedere la mano, ti do uno schiaffo. Allora gli ho fatto il pugno, provaci e ti do un cazzotto. Mi ha fatto vedere un dito, ti cavo un occhio, io gliene ho fatte vedere due, io te li cavo tutti e due. E lui mi ha fatto vedere tre dita, io te ne cavo tre. E io, me ne cavi tre? Ma che ca**o stai a dire? E quello ha capito di avere detto una cavolata e se ne è andato."
Paolo Broni
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    Scritta da: Paolo Broni
    Un ingegnere muore e va all'inferno. Fa troppo caldo e ci si sta male, per cui l'ingegnere decide di darsi da fare.
    Il condizionatore è rotto da tempo immemorabile. Lo aggiusta e in breve tempo tutto si rinfresca. Il motore del tappeto mobile è bloccato, lui lo sblocca e tutti possono spostarsi molto più comodamente. La tv si vede male, lui sistema il collegamento con l'antenna satellitare e si possono vedere centinaia di programmi in alta definizione...
    Un giorno Dio decide di dare un'occhiata al piano di sotto per vedere come vanno le cose e rimane allibito quando si accorge che tutti sono felici e si stanno divertendo.
    Chiede a Satana: "Che cosa sta succedendo qui?"
    Satana risponde: "Le cose vanno molto meglio da quando ci hai mandato l'ingegnere"
    "Che cosa?" Dice Dio "Io non ho mandato nessun ingegnere. Ci deve essere stato un errore. Mandamelo subito di sopra"
    "Mi dispiace, ma il nostro ingegnere ce lo teniamo, è troppo utile."
    "Se non me lo restituisci subito, ti faccio causa!"
    "E dove pensi di trovarlo un avvocato?"
    Paolo Broni
    Composta martedì 16 giugno 2015
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      Scritta da: Paolo Broni
      Un signore vestito in maniera ricercata, con un'aria altezzosa e snob, entra in un baretto di periferia, pieno di gente dall'aspetto trasandato. Uno di questi lo guarda e dice "e te, verresti da dove?"
      L'uomo lo guarda dall'alto in basso e risponde: "Provengo da un luogo in cui non si considera fine pronunciare una proposizione con un avverbio come ultima parola"
      e l'altro: "e c'hai raggione, nun se mette un avverbio come ultima parola. Allora te dico: e te, verresti da dove, coglione?"
      Paolo Broni
      Composta giovedì 11 giugno 2015
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