Scritto da: Antonio Leotta
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...La costituzione epidemica non rinasce mai dopo poco tempo nel medesimo sito. L'estinguersi è il non ricomparire della peste del vaiolo ecc. Non è dovuta alle malamente eseguite purificazioni dei convalescenti e delle robe contaminate durante l'epidemia, ma essa procede secondo questo benefico provvedimento e non ritorna finché non viene di fatto rigenerata quella ragione che sveglia ed esalta la suscettività al contagio. Guai all'umanità se con questo mezzo la natura non ponesse fine alle malattie contagiose, perché non potrebbero cessare se non con lo sterminio della razza umana".
Dopo quanto letto si capisce che oltre al contagio per contatto, determinato come oggi sappiamo da un batterio o un virus, affinché la malattia si manifesti è necessaria una ulteriore condizione psicofisica dell'individuo, e che mancando quest'ultima il virus non riesce a generare la malattia e la persona rimane perfettamente sana. Ora la mia domanda è, quale condizione psicofisica dobbiamo mantenere affinché il virus rimanga inerme e non manifesti i suoi effetti? Quale equilibrio interiore dobbiamo ricercare? Non ci resta che meditare su quanto appreso.
Anche dopo aver scritto tutto ciò, sono comunque convinto che non sono riuscito a convincere una sola persona pro-vaccini a cambiare idea sull'argomento e se comunque ... [segue »]
Composto domenica 11 giugno 2017

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    Scritto da: Antonio Leotta
    Riferimento:
    Vaccinazioni obbligatorie, è giusto farle?
    Dagli "Annali universali di medicina" vol. 24 pag 331 di Carlo Annibale Omodei.
    Vorrei condividere con voi questo scritto in cui mi sono imbattuto a causa della mia sete di verità. Non può considerarsi prova scientifica a sostegno delle mie tesi sul generarsi delle malattie infettive, ma sicuramente, essendo stato scritto da un medico militare molto stimato agli inizi del 1800, possiamo ritenere valide le sue informazioni che come vedrete dalla lettura del testo si basano esclusivamente su testimonianze di altri medici e sacerdoti dell'epoca che si trovarono protagonisti delle vicende.
    Dedica:
    Mi auguro solo che abbiate la voglia e la pazienza di comprendere le mie parole..

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