Ed Elena non riuscì a trattenere la sua rabbia impotente e inutile. Si scagliò contro di lui, ma il giovane le afferrò i polsi e la tenne a distanza, gli occhi fissi nei suoi.
Elena trasalì sentendo il suono che le uscì dalle labbra; un sibilo, che sembrò più felino che umano.
Si rese conto di avere le dita ricurve come artigli.
Respirando affannosamente, Elena distese le dita e si inumidì le labbra. Fece un passo indietro e Damon la lasciò andare.
Rimasero a fissarsi per un lungo momento.
dal libro "La furia. II diario del vampiro" di Lisa Jane Smith
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