Scritto da: Bruno Siciliano

Il Ladro


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...ragazza continuava a baciarlo e d'un tratto con i suo forti denti gli strappò lembi di guancia. Mario cacciò un urlo potentissimo che tutti ignorarono anzi ne risero orrendamente. Un'altra gli strappò a morsi un pezzo di carne dal braccio e un'altra ancora si dedicò alle sue gambe da cui strappava brandelli di carne. Mario, sperava di svenire ma le donne si sforzavano di tenerlo sveglio più che era possibile. Il dolore era indicibile ed esse andavano avanti ancora. Altra carne fu strappata a morsi dal suo corpo ed il dolore era diventato insopportabile, non credeva potesse esistere una tortura così terribile. Poi, finalmente, un uomo vestito solo da un lungo mantello nero bordato di rosso gli conficcò nel cuore un paletto di legno ornato di piume e foglie d'oro. Egli spirò così tra mille spasimi, sperando che la morte pietosa lo avesse liberato da tanto supplizio, invece si ritrovò a continuare a vivere. Era diventato come loro, uno zombi non sentiva più alcun dolore ma era adesso sottoposto a quelle donne ed avrebbe con loro fatto l'amore, sottomesso ad esse per l'eternità. La maledizione del serpente alato si era abbattuta anche su di lui. Quel demone era l'unione tra ... [segue »]

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    Scritto da: Bruno Siciliano
    Riferimento:
    Dalla raccolta "i racconti delle Buona notte".

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