Ho trapezi di cielo tra i respiri scambiati quando l'aria si spezza, posandosi sui muscoli. Pareti avio che imprigionano le ombre. Cadono i petali di margherita sul davanzale della finestra rivolta a sud quando le tue mani toccano i miei seni; a quello sfiorire ed al tuo sfiorare, fioriscono al centro della stretta perfetta che fa morsa nella libertà del desiderio e nel sussulto che fa ruotare il capo in cerca delle tue ciglia, ma arrivo prima alle labbra come chi gira l'angolo e si scontra, ma tu non sei sconosciuto, con l'odore arrestato sulle pieghe del collo e ti riconosco, ammanettato ai miei fianchi. Se fosse specchio sarebbe il nostro riflesso.
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