Scritto da: Francesca Piras

Io e Paulo Coelho

Ho consumato notti rincorrendo stelle cadenti, smanioso d'incontrarti.
Parlando la lingua di tanti paesi, e illudendomi di sentire la tua.
Cercando oltre le montagne, più in là del mare, io ho atteso la mia donna; sfidando il deserto, le dune, il vento.
Quando sono partito alla ricerca dell'amore anche lui si è mosso per venirmi incontro.
Ho invidiato quei soldati, e chi per loro ne bramava il ritorno.
Ma oggi, oggi; oggi tocca a me, rimanere in silenzio ad ascoltare ancora le parole del mondo, per penetrare nella sua anima.
Lì, dove ho percorso la mia leggenda personale, dove da sempre, da un lontano brivido di vita qualcuno ci scrisse il tuo nome.
Perché ti possa amare, perché i tuoi occhi non smettano mai di guardarmi; come l'arciere che s'immedesima nell'arco, ho scoccato il mio dardo, e anche se non ho colpito il bersaglio ho avuto un'altra opportunità.
Sono rimasto aperto come la rosa, che paziente, ha atteso l'ape che avrebbe baciato i suoi petali... io ti ho atteso.
Bella, solo come tu sei; tu donna che sei tutte le donne.
E ti amo; perché amandoti sono diventato migliore, perché ho sofferto come il mondo soffre, perché ho scritto poesie coricato e pancia in sù.
L'Universo ho cospirato affinché potessi realizzare il mio sogno; e per questo Ti Amo, perché quando ho cominciato ad ascoltare il cuore... sono giunto a Te!

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