Ognuno può dire o fare quello che ritiene più giusto e opportuno per sé o per gli altri.
Ma se un uomo pensa di dover fare diversamente, perché le persone sono pronte a criticarlo severamente? Non può egli guidare la sua vita nella direzione che più lo ispira?
Prendiamo il caso di quelle persone che nella vita sono state costrette a prendere decisioni che ad altri piacevano. Non dovevano essere padroni di prendere una decisione che a loro faceva piacere e con la quale sarebbero vissuti più tranquilli?
E se a causa di queste serie di decisioni la loro vita e quelle delle persone che amano sarebbe stata diversa? Perché ora si devono trovare a vivere la vita di un altro (o di altri) solo perché non può e non deve decidere diversamente?
Ora non gli rimane che tirare su le spalle e sospirando dire: "eh va be, io non devo pretendere una vita diversa per me di quella che ho attualmente. Agli altri è concesso. Io posso solo vivere la mia vita".
"La mia vita", è qui che "stona" la musica.
Chi è quell'uomo che ha la forza morale di prendere una decisione che altri non vedono di buon occhio? Sono rare ... [segue »]

Maurizio Tedesco

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