Una domenica in pigiama


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...pagine, che sanno di bagel, direi che l'ho presa a Manhattan. Il sole incendiava il lago fino alla terrazza vistalago del Clooney; una volta l'ho visto dal panettiere, se era poi lui. Adesso chissà dov'è, magari fuori Londra, oppure a Brooklyn, ospite di Auster: Paul Auster, lo scrittore. Dovrei avercela la Trilogia. Allungando la mano sulle torri gemelle del comodino quelle vengono giù con un tonfo. Mi tocca rimetterle in piedi e mi si consuma tutta la notte. La domenica senza partite è una giornata inutile anche in questo lunedì di pioggia senza posticipi. Faccio colazione in ciabatte e pigiama, faccio l'uovo ma poi non lo mangio, perché appena sgusciato pare la pappagorgia di un vecchio. Come già detto, pioviggina. Butto sulle spalle del pigiama del Grigio l'impermeabile del Tenente Sheridan e vado fuori in pantofole a far entrare il gatto che piove. Mi tiro dietro istintivamente la porta senza pensare allo scrocco: chiusura automatica. Non ho le chiavi con me e come farò a rientrare? Domenica maledetta domenica. Che fretta c'era, maledetta primavera? Che se poi passano i municipali e mi trovano fuori capaci persino di sbattermi dentro. 29/30 marzo 2020 È quasi aprile ed è ancora domenica. La ... [segue »]

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