Il Randagio


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...n'è un altro che non riesco a ricordare."
"Chè azzo fai lì impalato, sguattero!" Era la voce roca del maggiordomo, che dall'alto del suo ventre gonfio lo stava fulminando con lo sguardo. "Vai subito nel salone di ricevimento, veloce!"
"Sì, subito." "Il salone? Io?" Ci andava spesso, ma solo per spazzare, sparecchiare, rifornire il camino, mai durante gli incontri ufficiali.
"E sistemati quel cespuglio che hai in testa, 'azzo!"
Javier si diresse verso il mastio, iniziando a salire i gradini a perdifiato. "Tutto pur di non vedere più il gozzo di Sior Panza tremolare ad ognì azzo."
Ebbe modo di origliare alcune voci, mentre si ultimavano i preparativi. Dicevano che il Randagio aveva camminato a mezz'aria sopra il fossato, che le corde degli archi si spezzavano prima di scagliare le frecce, che era arrivato per spodestare il Signore.
Avevano quasi finito di apparecchiare il tavolo d'accoglienza con la carne ed il vino, quando gli occhi di tutti si spostarono verso il fondo del salone.
Almo Zerran, Signore di Castel Tramonto, aveva preso posto sul suo seggio di velluto rosso in cima alla pedana. Le occhiaie profonde, il volto scavato, i capelli grigi e scompigliati.
A destra sedeva la sua algida Signora,... [segue »]
Composto giovedì 22 gennaio 2015

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