Scritto da: Gladys Rovini

Appoggiati a me, Montag

Capitolo: 1

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...altri condomini.
Si sentiva addosso gli sguardi di tutti.
La vedevano" diversa ", per via della sua professione, per il suo modo di essere, per la sua lontananza dai pettegolezzi e da tutto il resto.
Lei abitava in quell'appartamento, ma non conosceva nessuno di loro e, nemmeno, ci teneva a conoscerli. Aveva più volte rifiutato inviti per un caffè, a piccole festicciole per i neonati, ad aperitivi natalizi e, inevitabilmente, questo suo atteggiamento aveva fatto nascere una serie di critiche alquanto pesanti, ancorate a una evidente diffidenza nei suoi confronti.
" a dire il vero avrei un impegno... "aveva azzardato.
" Lei è sempre in casa a scrivere, libera da turni e orari da rispettare... non cerchi scuse! "
Aveva emesso un sospiro rassegnato:" e va bene, ci vedremo alla riunione. "
" Non si può andare avanti in questo modo... "si lamentava la donna.
Proprio in quel momento il telefono era squillato e Julie, mentalmente, aveva ringraziato Antonio Meucci, Alexander Graham Bell e chiunque avesse contribuito a quella fantastica invenzione...
Scusandosi, aveva chiuso la porta mentre la signora Baldi si allontanava, continuando a brontolare.
Era sua madre.
" Tesoro, ti avevo chiamata più volte stamattina, ma senza trovarti... "
" Bè, in ... [segue »]

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    Scritto da: Gladys Rovini
    Dedica:
    Alle meravigliose persone disabili.

    Commenti

    1
    postato da , il
    La storia è veramente una noia!. In poche parole: soldi sprecatti. Mi spiace.

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