Questo romanzo esiste perché esisto io, ed anche perché un giorno, dopo circa quindici anni, ho rincontrato Francesca e mi ha fatto capire che la vita è fatta anche di sogni, ed arriva un giorno in cui i nostri sogni hanno bisogno di risvegliarsi dentro noi, prendere corpo e scaldarci l'anima. Quando la vita diventa un pomeriggio domenicale e pensiamo di essere diventati tanto saggi da riuscire a non compromettere più il nostro equilibrio, a quel punto i sogni cominciano ad emanare un cattivo odore dentro noi, perché sono morti lì da troppo tempo, quindi arriva un momento che loro, i sogni, devono tornare ad essere vivi e lo fanno con una tale forza che non riusciamo più a comandare, rinascono e ci fanno ricominciare a correre dei rischi, perché è giusto che sia così, perché quei pomeriggi domenicali che ci siamo costruiti, altro non sono che la tomba della nostra anima... continua!
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