Scritto da: Analìa Scarpone

Mi è stato chiesto se credo agli angeli

Mi è stato chiesto se credo agli angeli. Io dico che l'unico angelo che abbiamo è quello che vive dentro di noi, che ci fa sbagliare e fare cose giuste, ma che poi alla fine ci salva sempre da ulteriori sofferenze o al meno ci salva di cadere sulla parte più profonda del pozzo. Si soffre perché si sceglie di soffrire, la resistenza su una condizione di vita  comporta sofferenza e quindi la resistenza è sofferenza, la resistenza è la sofferenza stessa. Vivere liberi da condizionamenti mentali seguendo a passo a passo i segnali del nostro cuore, del nostro istinto facendo ogni giorno la scelta giusta per noi stessi e per gli altri senza guardare molto oltre ma il giusto per essere felici, credo che sia il messaggio del angelo interno che ognuno di noi abbiamo ,  perché la felicità è una scelta, ogni giorno tra mille impegni, pensieri e chiacchiere mentali cerchiamo di fare la scelta giusta, cerchiamo di scegliere quella felicità tanto voluta. La nostra felicità dipende dalla angolazione visiva verso noi stessi non verso l'esterno  tutto quello che proviene dall'esterno corrisponde ad un nostro "bisogno" ed è la "necessità" che ci porta a soffrire tramite la mancanza. Rendersi consapevoli di queste piccole cose credo che sia mettere in volo il miglior angelo che si possa mai  trovare eppure quel angelo è sempre con noi, dentro di noi, sempre presente e sempre in attesa ad essere indagato. Per cui la mia risposta è: credo si ad un angelo, uno solo! Quello che ci permette di pensare e renderci consapevoli di quello che siamo e di quello che viviamo, nessun angelo esterno semmai esistesse riuscirà a farmi cambiare idea.
Composto lunedì 28 aprile 2014

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