Scritto da: Mario Pulimanti

Romanzo trasteverino


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...abbiamo seguito insieme presso il Centro di Formazione e Aggiornamento del comune di Roma. E ora è tutto finito. Te ne sei andata via. Per sempre. Addio giardinaggio, botanica, agronomia, giardini e bonsai. Addio tappeti erbosi, potature, innesti e piante ornamentali. Addio coltivazione delle rose e concimazioni varie. Addio, Gigliola. La sensazione delle tue unghie quando mi toccavi l'addome. Il mio corpo che si tendeva come un arco prima di venirti in bocca. Forse è per questo che mi sento nervoso, adesso. Mi manca la tua bocca. Mi manca il tuo viso. Mi manchi tu. Mi sento un po' come Napoleone a Waterloo, con una sensazione di disastro imminente e la certezza di non poter contare sui rinforzi. Dove sono le notti passate con così tante stelle e così tanta luna accese contemporaneamente in un cielo senza luna e senza stelle? Che ne è dei tuoi capelli? E dei tuoi occhi e della tua bocca e che tu eri nella mia testa che ne è stato? Dimmi dove e quando ho iniziato a perderti. Dove e quando se non qui su questo letto di spine, in una casa che non so e non oso ascoltare mentre respira col mio respiro.... [segue »]
Composto venerdì 10 maggio 2013

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