Scritto da: Lucia Marolla

Giggino e Mario


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...Nessuno avrebbe dato troppo peso alla loro estemporanea follia di due bontemponi. In quel pomeriggio di primavera anche le nostre facezie erano gradite come l'arrivo della nuova stagione, Quel giorno però i "giggini" ne fecero una di troppo ai cari pendolari.
Riempimmo alcune siringhe di inchiostri colorati, poi, mentre il treno riprendeva lentamente la sua corsa Mario ed io, Luigi detto Giggino, sparammo sulle magliette dei malcapitati viaggiatori con le nostre "pistole" caricate di colori ad acqua. Un gioco che ben presto ci fu restituito, il primo di Aprile, e con i dovuti interessi, perché noi eravamo in due, mentre loro, nel treno, erano tanti di più.
Non era la prima volta che facevamo pazzie senza che fosse giovedì grasso o il primo di aprile.
Ricordo ancora un giorno in cui il tempo di sosta fu più breve del solito, decidemmo di lanciare nei finestrini aperti super manciate di colorati dolcetti. Vedemmo un corri-corri di gente raccoglierli e ringraziarci per la deliziosa offerta di succulente caramelle e dolcetti al cioccolato e miele. E sì che a quell'ora masticare qualcosa di buono ci stava bene: mentre in Inghilterra si assaporava un buon the, in Italia in quel di San Severo si ... [segue »]
Composto martedì 10 marzo 2015

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    Scritto da: Lucia Marolla
    Riferimento:
    Ricordo delle burle di due vecchi amici.

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