Scritto da: Elisabetta

Le rane chiesero a Giove un re

Capitolo: Libro Primo - II. Ranae regem petierunt.

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Nel tempo in cui leggi egualitarie facevano prosperare Atene, la libertà sfrenata sconvolse lo stato e l'anarchia sciolse i freni di un tempo. A questo punto, in seguito a un accordo tra le fazioni politiche, Pisistrato occupa l'acropoli e si fa tiranno. Gli Ateniesi piangevano la loro dolorosa schiavitù (non perché lui fosse crudele, ma perché è gravoso ogni peso per chi non è abituato) e quando presero a lamentarsi, Esopo raccontò loro questa storiella:
Le rane, abituate a girare liberamente nei loro stagni, con gran chiasso domandarono a Giove un re che con la forza reprimesse la maniera sregolata di vivere. Il padre degli dei rise e diede loro un piccolo travicello che, appena gettato, atterrì con il suo tonfo e con il movimento improvviso dell'acqua la pavida genia. Le rane rimasero immerse nel pantano per un bel po' di tempo; quand'ecco che una, senza fare rumore, tira su la testa dallo stagno e dopo avere esaminato il re, chiama fuori tutte le altre. Quelle, lasciato ogni timore, a gara si precipitano nuotando e in massa, sfacciatamente, saltano sopra il pezzo di legno. Dopo averlo insozzato con ogni tipo di oltraggio, inviarono un'ambasceria a Giove per avere un altro re,... [segue »]
dal libro "Favole" di Fedro

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