Scritto da: matisse

Il campanellino Sam


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...della montagna, Sam si sentì mancare e cadde a terra svenuto.
"Che cosa ti succede ora, benedetto ragazzo?" Esclamò, Santa Claus.
La stella che li seguiva rispose: "Sapeva che una volta uscito dalla foresta non sarebbe sopravvissuto, l'avevo avvertito ma lui ha la testa dura."
"Fai qualcosa, salvalo! Ti prego." Disse Santa Claus.
"Non posso fare nulla per lui, potrei dato il suo coraggio, donargli un po' della mia polvere d'oro affinché continui a brillare con me sù nel cielo." Rispose affranta la stella.
Ma Santa Claus non era contento di quella soluzione, aspettò che Sam fosse tutto ricoperto di polvere di stelle, poi lo prese dal cielo e lo mise in una tasca.
Entranto nel villaggio Trimp, pensava e ripensava a quel che doveva dire ai folletti di Sam ed a come farlo ricordare per sempre.
Arrivato al primo deposito di giocattoli, si sedette, tolse dalla tasca il piccolo Sam e lo appoggiò sul tavolo.
Presto tutti i folletti si accorsero di lui ed andarono felici a salutarlo, ma vedendolo triste gli domandarono che cosa gli fosse successo.
Allora Santa Claus raccontò piangendo la sua disavventura e il sacrificio di Sam.
Ci fu silenzio, poi le lacrime di Santa Claus bagnarono quel piccolo folletto dorato, che d'un tratto si trasformò in un campanellino e cominciò a suonare.
Allora tutti i folletti capirono che Sam era felice anche così e da quel momento Santa Claus non si separò più da lui.
Ancora oggi dopo migliaia e migliaia di anni, la notte del 24 dicembre se stiamo attenti e in silenzio, sentiamo quel campanellino tintinnare su nel cielo, quello è Sam che saluta tutti i bambini del mondo.

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    Scritto da: matisse
    Riferimento:
    Alla mia Giorgia.

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