Scritto da: Cleonice Parisi

La canzone del Sole


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...alla terra, e nella speranza che il sonno eterno venisse presto a prenderla, chiese al Sole di fare silenzio. Il sole nulla poteva contro la sua decisione e smise di cantare.

La fata nel silenzio di quel posto che non sentiva e non vedeva, ripercorse il suo estenuante cammino, si rivide bruco divenire farfalla, si riconobbe rondine nel cielo, formica su una strada dorata, angolo di cielo per un momento e con rammarico considerò il tempo dell'attesa solo tempo perso.

Aspettò inutilmente che un miracolo venisse a salvarla, una voce, una presenza, una mano, ma nulla giunse e capì d'essere stata lasciata sola, tese allora le orecchie per sentire e non sentì, aprì gli occhi per vedere e non vide, e fu in quell'istante che le parole del sole tornarono a riecheggiarle nella mente:

"Altri occhi e altre orecchie oggi possiedi, non potrai più vedere attraverso gli occhi di un tempo e neppure sentire attraverso le tue antiche orecchie, per volare alta hai abbandonato il vecchio essere, oggi abiti il tuo nuovo divenire".

Era davvero uno spreco che tanto cammino fatto finisse così senza dare frutto, la fata di questo era più che convinta pertanto riprese l'ampolla rialzandosi di scatto, ed ... [segue »]

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    Autori Battisti-Mogol

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