Scritto da: Silvana Stremiz
Purtroppo era un mero fantasma che voleva essere ricordato, era la sottile sfumatura delle sue mura.
Voleva ridere ma non sapeva che cosa si provasse poiché la sua vita da sempre era nel pianto.
Strisciava lento col cigolare delle porte e lo sferragliare delle catene che lo tenevano qui legato.
Era un innocente condannato dall'uomo nella sua colpevolezza d'esser diverso.
Voleva distinguersi per non essere odiato e soprusi e violenze non gliel'hanno permesso,
scure immagini già fatte l'hanno relegato nel suo triste mondo, pugni chiusi e sguardi freddi sul suo volto l'hanno attaccato…
la "colpa d'esser nato" l'ha fatto emarginare, diventare un esiliato nel mondo chiuso della solitudine, nel buio campo triste dell'anonimo destino…
luoghi vuoti rimangono di lui e luoghi vuoti rimarranno sempre nel cuore dell'uomo fin quando
un qualsiasi malinconico ricordo farà sperare a qualcuno di poterlo rivedere…
per ora ancora resta chissà dove, nascosto e coperto da anni di odio…il triste velo della discordia sarà calato fin quando la cattiveria aleggerà tra noi poveri stupidi mortali, capaci di condannare e giudicare ma incapaci di capire, insulsi spaventapasseri sbattuti dal vento nella notte e nel giorno pervasi da violenza…e, quando una mano si leverà in alto per chiedere perdono, il triste fantasma e i suoi compagni intoneranno un inno piangendo nella corsa infrenabile del vento…
allora si che sarà pace e più puro sarà il sorriso del povero triste ebreo.

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    Scritto da: Silvana Stremiz

    Commenti

    1
    postato da , il
    E' l'immagine più brutta della nostra storia...
    Non possiamo e non dobbiamo dimenticare...
    *****
    Silvana, hai fatto bene a ricordarcelo.

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